Lapid, Yair. – Giornalista e uomo politico israeliano (n. Tel Aviv 1963). Personaggio di spicco nel mondo dei media israeliani, nel 2012 ha fondato il partito centrista laico Yesh Atid (C’è un futuro), che alle elezioni politiche svoltesi l’anno successivo si è attestato come seconda forza del Paese, conquistando 19 seggi alla Knesset. Ministro delle finanze dal marzo 2013 al dicembre 2014, leader dell’opposizione dal maggio 2020, nel maggio 2021 - a seguito di varie tornate elettorali senza esito e degli infruttuosi tentativi di B. Netanyahu di essere riconfermato nella carica di premier - il presidente israeliano R. Rivlin gli ha affidato l’incarico di formare un nuovo esecutivo; nello stesso mese l'uomo politico ha firmato un accordo di coalizione con il capo della formazione islamica M. Abbas e con il leader del partito sionista di destra HaBayit HaYehudi (La casa ebraica) N. Bennett; quest'ultimo ha assunto la carica di premier in alternanza biennale con Lapid, estromettendo B. Netanyahu dalla scena politica. Nel giugno 2022, a seguito delle dimissioni del primo ministro Bennett, l'uomo politico ne ha assunto la carica fino a nuove elezioni; le consultazioni, tenutesi a novembre, hanno registrato la vittoria del blocco di partiti guidato dal Likud di Netanyahu, che ha ottenuto una maggioranza di 65 seggi su 120, seguito dai centristi di Lapid (24 seggi) e dalla formazione Partito sionista religioso (14 seggi), terza forza politica del Paese; nello stesso mese Netanyahu ha nuovamente assunto la carica di premier. Nell'ottobre 2023 l'uomo politico è stato escluso dalla dall'esecutivo di emergenza formato dal primo ministro e dal leader dell'opposizione B. Gantz a seguito dell'aggressione di Hamas e della dichiarazione dello stato di guerra nel Paese.