Uomo politico egiziano (Il Cairo 1876 - ivi 1965). Leader del partito Wafd alla morte di Zaghlūl Pascià (1927), primo ministro nel 1928 e nel 1929-30, dovette dimettersi in entrambi i casi per contrasti con re Fu'ād, contrario alle riforme costituzionali richieste dal Wafd. Tornato al potere nel 1936, N. negoziò il trattato di alleanza anglo-egiziano (ag. 1936) che annunciava la fine dell'occupazione britannica dell'Egitto, salvo la zona del Canale di Suez; alla conferenza di Montreux (1937) ottenne inoltre l'abolizione delle capitolazioni. Costretto alle dimissioni (dic. 1937) dal nuovo re Fārūq, a dispetto di questi tornò nuovamente al potere (1942-44) grazie al sostegno della Gran Bretagna. Vinte dal Wafd le elezioni del 1950 e formato un nuovo governo, N. chiese l'abrogazione del trattato del 1936 e l'unificazione di Egitto e Sudan; le violente agitazioni nazionaliste organizzate dal Wafd indussero Fārūq ad allontanare per l'ultima volta N. dal governo nel 1952.