Nanbokucho
Periodo della storia del Giappone (1336-1392). Il periodo, il cui nome significa «delle corti del Sud e del Nord», ebbe inizio con il termine della Restaurazione Kenmu nel 1336 e la fuga dell’imperatore Go Daigo a Yoshino, ove egli stabilì una seconda capitale (la corte del Sud), opposta alla corte tradizionale del Nord a Kyoto. Qui regnò la linea imperiale del jimyoin, posta sul trono da Ashikaga Takauji, alla quale appartennero Komyo (1336-48), Suko (1348-51), Go Kogon (1352-71) e Go Enyu (1371-82). Go Daigo sosteneva di essere il legittimo imperatore, in quanto aveva portato con sé le vere regalie imperiali, ossia la spada, lo specchio e il gioiello che secondo la tradizione nei tempi antichi erano stati consegnati al primo imperatore dalle divinità progenitrici: proprio per questo motivo, a partire dal 19° sec. la sua linea dinastica, con gli imperatori Go Murakami (1339-68), Chokei (1368-83) e Go Kameyama (1383-92), fu considerata legittima dagli storici. Nel 1392 la dinastia del Sud accettò un compromesso e le due corti furono riunificate.