(Kyōto) Città del Giappone (1.467.313 ab. nel 2008), nella parte centro-occidentale dell’isola di Honshu, presso l’estremità meridionale del Lago Biwa, nella fertile conca di Yamashiro. È circondata dalle montagne da ogni lato, tranne che a S, e in questa direzione (corrispondente alla pianura del fiume Yodo) dista circa 45 km dal Golfo di Osaka (Pacifico). Già capitale del Giappone, centro tradizionale dell’arte nipponica (porcellane, lacche, bronzi, broccati ecc.), sede di varie università (quella imperiale fu fondata nel 1897), è entrata successivamente a far parte della regione urbanizzata di Osaka-Kobe, arricchendosi di industrie elettriche, chimiche, metallurgiche, ottiche, della meccanica di precisione, del legno e della carta. Alla fine degli anni 1990 la città ha visto potenziare il suo settore terziario a scapito di quello industriale. Notevole il turismo.
Capoluogo dell’omonima prefettura (4613 km2, 2.635.134 ab. nel 2008), posta nella parte centro-occidentale dell’isola di Honshu, sul versante del Mar del Giappone.
Profondi rivolgimenti urbanistici hanno interessato la città, portando alla progressiva scomparsa dei quartieri di abitazioni tradizionali, sostituiti da edifici moderni a uso di ufficio. La forma rettangolare della struttura urbana primitiva (792-94 d.C) è però rimasta pressoché intatta. Centro artistico nel 16°-17° sec., conserva gran parte dell’intero patrimonio giapponese. Il palazzo d’estate Katsura (migliore esempio di architettura tradizionale giapponese), ha il parco disegnato dall’architetto di giardini Enshū. Innumerevoli i santuari shintoisti e buddhisti, con giardini mirabili. Complesso architettonico significativo è il Nishi Honganji (1591), vertice dell’arte decorativa giapponese. Per la scultura, rilevanti le figure del tempio Kōryuji (7°-8° sec.); esemplari di scultura devozionale (10° e 11° sec.) sono nel Toji e nel Sanjū-San-gendō. Eminente è la pittura di provenienza cinese; le pitture religiose sono paragonabili solo a quelle di Kōaysan. Il museo del tempio shintoista Kitano Jinja conta i più bei rotoli della scuola di Tosa; nel Kozan-ji sono le caricature di Toba Sōjo. Il Museo d’arte moderna (1985-90) è opera di F. Maki.
Protocollo di K. Documento, approvato nel 1997, di attuazione operativa degli obblighi stabiliti nella Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici per limitare gli effetti indotti dai mutamenti climatici originati dalle attività umane (➔ clima).