NASAMONI (XXIV, p. 279)
Il fatto, attestato da Erodoto, che i Nasamoni si recassero ogni anno ad Augila per raccogliervi i datteri trova riscontro nella notizia data dal Pacho circa i nomadi della Grande Sirte che andavano con quello stesso scopo all'oasi di Maradah e anche in notizie raccolte ai nostri tempi presso gli Augilin circa l'uso dei beduini del nord della Cirenaica di trattenersi nella piccola oasi di Shekarrah, nei pressi di Augila, per farvi raccolta di datteri.
Circa l'etimologia del nome, è molto verosimile che si tratti di un nome libico, da spiegarsi quindi con voci berbere.
Bibl.: J. R. Pacho, Relation d'un voyage dans la Marmarique, la Cyrénaïque et les oasis d'Audjelah et de Maradéh, Parigi 1827, p. 274; Oric Bates, The Eastern Libyans, Londra 1914, passim; [Textes relatifs à l'histoire de l'Afrique du Nord, fasc. 1°], Hérodote a cura di S. Gsell, Algeri e Parigi 1916, passim; S. Gsell, Histoire ancienne de l'Afrique du Nord, Parigi 1910-28, I, V, VI, passim; F. Beguinot, Le popolazioni della Cirenaica, in La Cirenaica geografica, economica, politica, Milano 1922, pp. 82-83.