Ufficiale di marina (Capodistria 1880 - Pola 1916); fervido patriota, per non servire l'Austria emigrò in Italia (1914), e si arruolò (1915) volontario nella marina da guerra come tenente di vascello. Partecipò a numerose ardite imprese, ma, fatto prigioniero sul sommergibile Giacinto Pullino, incagliatosi nello scoglio della Gaiola mentre tentava di penetrare nel porto di Fiume, fu processato e condannato a morte per impiccagione. Alla sua memoria fu conferita la medaglia d'oro al valore militare.