nefropatia
Malattia a carico di uno o entrambi i reni. Le n. comprendono le glomerulonefriti, le nefriti primarie e secondarie (n. diabetica), le epatonefriti, le pielonefriti, ecc.
Malattia renale, complicanza del diabete mellito, caratterizzata da un danno glomerulare che può evolvere sino all’insufficienza renale. Un danno renale è frequente nel diabete sia di tipo 1 sia di tipo 2 e include lesioni infiammatorie tubulointerstiziali (pielonefrite) e vascolari. Specifica della n. diabetica è la lesione glomerulare (glomerulosclerosi nodulare), che clinicamente si rende manifesta dopo 15÷20 anni dall’esordio del diabete. Si presenta con il quadro della sindrome nefrosica associata a ipertensione e mostra una evoluzione verso l’insufficienza renale. L’alterazione del metabolismo glicidico rappresenta certamente il fattore determinante; tuttavia, poiché solo il 40% dei soggetti diabetici sviluppa la n., viene postulata l’esistenza di una predisposizione genetica. La n. diabetica si sta rivelando una delle più temibili complicanze a lungo termine del diabete di tipo 1 e di tipo 2.
Nel diabete si verifica inizialmente un aumento della capacità del rene di filtrare le sostanze prodotte dall’organismo (iperfiltrazione glomerulare), che si accompagna anche a un accrescimento delle dimensioni del rene stesso (ipertrofia renale); successivamente, dopo qualche anno di malattia, possono comparire lesioni istologiche documentabili mediante biopsia. Il paziente è tuttavia tipicamente asintomatico. Tale fase può durare anche decenni e il 60÷80% dei pazienti resta in questa seconda fase. I primi segni di malattia renale sono caratterizzati dalla comparsa della microalbuminuria, che consiste nell’escrezione con le urine di piccole quantità di albumina, tra 0,03 e 0,3 g/die, rilevabili solamente con tecniche diagnostiche assai sensibili.
Nei pazienti in cui il danno renale progredisce può comparire proteinuria (quantità di albumina superiore a 0,3 g/die). Se il danno renale avanza ulteriormente, si assiste a un importante decremento della funzionalità renale che conduce alla totale perdita della capacità del rene di filtrare ed eliminare le sostanze tossiche prodotte dall’organismo (insufficienza renale terminale). Giunti a questo stadio, è necessaria la terapia sostitutiva mediante dialisi o trapianto renale. La n. diabetica può essere in parte prevenuta mediante il mantenimento di un buon controllo metabolico. Qualora siano presenti i segni iniziali di queste complicanze, il controllo glicemico ha un impatto favorevole nell’arrestarne o rallentarne la progressione. Egualmente importante è il monitoraggio costante della pressione arteriosa. Numerosi studi hanno dimostrato la capacità del trattamento anti-ipertensivo, e soprattutto dei farmaci antagonisti recettoriali dell’angiotensina II (per es., irbesartan, losartan), di rallentare lo sviluppo e la progressione della malattia.