Nella Roma antica, canto funebre intonato dalle prefiche dietro il feretro secondo schemi fissi e al suono del flauto; cedette poi il posto alla laudatio. La n. si continua nelle letterature popolari (voceri, canti di compieta ecc.).
Plinio FRACCARO
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La nenia era un carmen, che veniva cantato alle esequie di un morto per piangerlo ed esaltarne i meriti. Lo cantavano prima le donne della famiglia del morto; poi delle donne prezzolate, praeficae, come usa ancora in alcune regioni d'Italia, accompagnate dal suono della tibia o della ...
nenia
nènia s. f. [dal lat. nenia o naenia]. – 1. Nell’antica Roma, canto funebre intonato dalle prefiche dietro il feretro secondo schemi fissi e al suono del flauto; sopravvive anche oggi in vario modo come tradizione popolare in certe...
vocero
vócero s. m. [voce còrsa, der. del lat. vox vocis «voce»]. – La nenia funebre, il canto in onore del morto eseguito, spec. nel passato, da donne pagate per tale servizio, dette lamentatrici o voceratrici, cantano durante la cerimonia...