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NEODAMODI

di Paola Zancan - Enciclopedia Italiana (1934)
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NEODAMODI (νεοδαμάδεις)

Paola Zancan

Così si dicevano a Sparta gli iloti liberati; o meglio quelli che, tra gl'iloti liberati, costituiscono la categoria più numerosa. Schiavi liberati, dunque, ma in nulla affini ai liberti dei Romani. Il diritto di cittadinanza fu loro sempre negato: le eccezioni individuali singolarissime non fanno che confermare la regola. Della posizione giuridica dei neodamodi poco sappiamo, e quel poco non è ben chiaro; certo è che godevano dei diritti civili, non dei politici.

Il diritto di proprietà era loro consentito, ma - pare - ristretto a quella determinata residenza ch'era imposta all'atto stesso della liberazione. Il privilegio della libertà era concesso solo dallo stato, in seguito a qualche grande benemerenza, e in particolare per aver prestato servizio oplitico volontario durante una guerra. Anche dopo ottenuta la libertà i neodamodi venivano sfruttati appunto per il servizio militare, particolarmente in spedizioni d'oltremare. La prima menzione dei neodamodi si riferisce all'anno 421 a. C., ma allora ci appaiono come una classe già esistente, non come una novella formazione. Al principio del sec. IV il loro numero era salito a qualche migliaio. Nei testi posteriori a Senofonte non sono più nominati.

Bibl.: Hermann-Thumser, Gr. Staatsaltertümer, I, 6ª ed., Friburgo 1889, p. 121 segg.; Schömann-Lipsius, Griech. Altertümer, I, 4ª ed., Berlino 1897, p. 206 seg.; Ch. Lecrivain, in Daremberg e Saglio, Dictionnaire des antiquités, III, pp. 69-70; J. Oehler, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VIII, col. 203 seg.; U. Kahrstedt, Grieschisches Staatsrecht, I, Gottinga 1922, p. 46 segg.; G. Busolt e H. Swoboda, Griechische Staatskunde, parte 2ª, Monaco 1926, p. 668.

Vedi anche
ilota (gr. εἱλώτης) Nel territorio dell’antica Sparta, servo della gleba di proprietà dello Stato. L’origine è incerta: alcuni storici vedono negli ilota la popolazione predorica delle rive dell’Eurota assoggettata e ridotta a schiavitù; altri li considerano sorti all’interno della comunità spartana a seguito ... oplita Nell'antica Grecia, fante dotato di armatura pesante (panoplia, comprendente elmo, scudo, corazza, schinieri, lancia e spada), entrata in uso dopo che le armi di bronzo di epoca micenea vennero sostituite da quelle in ferro, assai più micidiali. La tattica oplitica, fondata sull'avanzata di una schiera ... Sparta (gr. Σπάρτη) Cittadina della Grecia, nel Peloponneso meridionale, capoluogo del nomo della Laconia, sulle rive del fiume Eurota. 1. Cenni storici L’antica Sparta (in greco chiamata anche Λακεδαίμων) fu fondata nel 10° sec. a.C. dai Dori provenienti dall’Argolide, che dal primitivo insediamento sul ... Senofónte Senofónte (gr. Ξενοϕῶν, lat. Xenŏphon). - Storico ateniese (430-354 a. C. circa), figlio di Grillo e di Pandora, del demo di Erchia; di famiglia aristocratica, militò (404) contro i democratici di Trasibulo. Fu discepolo di Socrate senza però comprendere appieno l'altezza morale del maestro; del resto ...
Altri risultati per NEODAMODI
  • neodamodi
    Enciclopedia on line
    Nell’antica Sparta, classe di iloti liberati, che godevano dei diritti civili ma non di quelli politici, e combattevano nell’esercito; nelle fonti antiche sono ricordati in modo particolare per il periodo 421-369 a.C.
Vocabolario
neodamòdi
neodamodi neodamòdi s. m. pl. [dal gr. νεωδαμώδεις, der. di νέος «nuovo» e δᾶμος, forma dorica per δῆμος «popolo»]. – Nell’antica Sparta, classe di iloti liberati che forse godevano dei diritti civili, ma non di quelli politici, e combattevano...
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