Pittore e miniatore senese (notizie dal 1334 al 1363), cui è stato attribuito erroneamente il cognome Tegliacci. Firmò, con Luca di Tomé, il polittico con la Madonna in trono col Bambino e santi (a Luca di Tomé si devono, probabilmente, i ss. Giovanni e Benedetto), datato 1362 (Siena, Pinacoteca). La sua personalità, che s'inserisce nella cerchia dei seguaci di Simone Martini e di Lippo Memmi, è stata ricostruita dalla critica con l'attribuzione, tra l'altro, del polittico dell'Assunta (San Gimignano, Museo) e della Madonna col Bambino di Sant'Antonio in Bosco (Uffizi). Notevole è la sua attività miniatoria: Caleffo dell'Assunta (Siena, archivio di Stato), antifonarî (San Gimignano, Museo dell'opera del duomo).