AMORE, Nicola
Uomo politico e avvocato, nato a Roccamonfina, in Terra di Lavoro, il 1830, morto a Napoli il 10 ottobre 1894. Stenografo nel Parlamento napoletano del 1848-49, dopo una breve parentesi scientifica, si dedicò agli studi legali, acquistando presto grande fama di avvocato penale. Non fortunato nel 1857 in un concorso alla cattedra di diritto e procedura criminale, fu, nel felice mutamento del 1860, energico questore di Napoli (notevole la sua lotta contro le sommosse antiunitarie e il brigantaggio). Eletto (1865) deputato al Parlamento, fu chiamato dal Ricasoli alla direzione generale della pubblica sicurezza, che lasciò, alla caduta del ministro, per ritornare alla Camera, dove rappresentò, sino al 1878, vari collegi. Accudì allora, per alcuni anni, quasi esclusivamente all'avvocatura, sinché, nominato (1884) sindaco di Napoli in un momento particolarmente difficile, il coraggio e l'abnegazione mostrati nella famosa epidemia colerica gli valsero la nomina a senatore del Regno (26 novembre 1884). Come sindaco, attese (1884-1887), superando ostacoli e opposizioni d'ogni sorta, all'opera di risanamento di Napoli, che, dalla ricostruzione delle fogne cittadine, si estese alla stabilizzazione dell'acquedotto, a riforme grandi e piccole e, soprattutto, allo sventramento della vecchia città. Rieletto (1888) sindaco, le elezioni del 1889 gl'inflissero l'immeritato dolore di non vedersi riconfermato neppure consigliere comunale.
Bibl.: Molti articoli avversi alla sua amministrazione raccoglie il periodico La lega del Bene, III, n. 40; VII, nn. 35, 39, IX, nn. 41-50. Un fascicolo commemorativo pubblicò il Consiglio comunale di Napoli, Commemorazione di N. A., Napoli 1914. Talune sue arringhe e una scelta dei discorsi, con prefazione e note di A. Russo, sono nel volume di M. Limoncelli, N. A., notizie della sua vita e della sua arte, Roma 1914. Cfr., altresì A. Lauri, Dizionario dei cittadini notevoli di Terra di Lavoro, Sora 1915, pp. 18-19; L. Russo, La Nuova Italia, in Storia della Università di Napoli, Napoli 1924, p. 525.