Chirurgo (Mosca 1810 - Višnja, Podolia, 1881); prof. di chirurgia a Tartu (1836-41), poi all'Accademia medico-chirurgica di Pietroburgo, dove nel 1847 introdusse per primo in Russia l'anestesia eterea. Il suo nome è legato in particolare all'achillotenotomia, alla pratica del bendaggio gessato nelle fratture semplici e complicate, all'allungamento osteoplastico delle ossa della gamba nella disarticolazione del piede (la disarticolazione osteoplastica di P., 1854, da cui derivarono tutti i metodi di amputazione osteoplastica), al metodo delle sezioni per congelamento nello studio dell'anatomia topografica del corpo umano, all'anatomia chirurgica e alla tecnica della legatura dell'arteria linguale nel cosiddetto triangolo di Pirogov. Tra le sue opere ebbero particolare notorietà: Chirurgičeskaja anatomija arterial´nych stvolov i fascij ("Anatomia chirurgica dei tronchi arteriosi e delle fasce", 1837-38); Patologičeskaja anatomija aziatskoj cholery ("Anatomia patologica del colera asiatico", 1849); Načala obščej voenno-polevoj chirurgii ("Principî generali di chirurgia di guerra", 2 voll., 1864-66); nel campo delle lettere, il suo libro dedicato ad argomenti pedagogici Voprosy žizni ("Problemi di vita", 1856) e il Diario, pubblicato postumo. Nel settembre 1862 si offrì di curare Garibaldi ferito ad Aspromonte.