Linguista (Mosca 1890 - Vienna 1938), figlio di Sergej Nikolaevič. Giovanissimo, con R. Jakobson partecipò alla costituzione e ai lavori del circolo linguistico di Mosca. Emigrato nel 1919, visse fino al 1922 a Sofia, poi, dal 1923, a Vienna, nella cui università fu professore di filologia slava. Studioso di letteratura e tradizioni popolari slave, da questi campi passò alla linguistica slava (con ricerche culminate nelle Polabische Studien, 1929) e indoeuropea. Importanti ricerche furono svolte da T. anche nel campo delle lingue ugrofinniche e caucasiche. Sulla scia di Saussure e di filosofi come E. Husserl e K. Bühler, già nei primi anni dell'emigrazione T. elaborò teorie di capitale importanza per tutta la linguistica moderna circa il carattere sistematico e strutturato dei rapporti tra le entità fonologiche, i fonemi, in cui si articola il versante significante delle lingue. La forte intelligenza teorica e la larga esperienza di ricerche storiche e filologiche su lingue assai diverse consentirono a T. di avviare un vasto movimento di rinnovamento degli studî linguistici, la "scuola di Praga", e di edificare su basi nuove la fonologia (Grundzüge der Phonologie, post., 1939; trad. it. Principi di fonologia, 1971).