Poeta russo (Kronstadt 1886 - Pietroburgo 1921), fondatore dell'acmeismo. Affermatore della vita, delle conquiste della volontà, il G. predilesse paesaggi esotici (raccolte principali di versi: Žemčuga "Perle", 1910; Čužoe nebo "Cielo straniero", 1912; Ognennyj stolp "Il pilastro di fuoco", 1920). La sua lirica, solenne e suggestiva nella semplicità e chiarezza del verso, influì notevolmente su alcuni grandi poeti russi, tra cui la stessa moglie di G., Anna Achmatova. Accusato di attività antirivoluzionarie, fu fucilato.