Gumilev, Nikolaj Stepanovič
Poeta russo (1886-1921), promotore del cosiddetto movimento ‛ acmeista ' (o ‛ adamista ') che si oppose al simbolismo in nome della chiarezza neoclassica del verso, della concretezza verbale. Insieme alla moglie, A. Achmatova, a poeti come Mandel'štam, Gorodeckij, G. Ivanov, Lozinskij e altri, fondò la " Corporazione dei poeti ". Lo stesso interesse di G. per D., comune delresto ad altri esponenti acmeisti come Mandel'štam e Lozinskij, va ricondotto al loro ambiente, in cui veniva venerato Th. Gautier e anche D., recepito attraverso la mediazione preraffaellita.
Immagini e personaggi danteschi popolano i versi di G., in liriche come Porte del Paradiso, A colui che parte, nel ciclo Beatrice, ecc., sempre connessi con paesaggi italiani, che nella poesia di G. hanno un'importanza notevole per il recupero di un mondo in cui l'arte è geometria, chiarezza, ritmo. Più che la Commedia, G. ama le forme chiuse e difficili delle Rime (cui si riferisce frequentemente nella sua raccolta saggistica " Lettere sulla poesia russa "), e il D. giovanile della Vita Nuova: in un certo senso, anche l'acmeismo voleva essere un ‛ dolce stil novo '.
Bibl. - N.S.G., Sobranij sočineij, 4 voll., Washington 1962-68. Su G. si veda: M. Maline, N. G., poète et critique acméiste, Bruxelles 1964.