De Vita, Nino. - Scrittore e poeta dialettale italiano (n. Cutusio, Marsala, 1950). Tra le voci più originali della letteratura dialettale contemporanea, interessato dall'infanzia alla tradizionale orale siciliana appresa attraverso i racconti degli anziani del paese natale, si trasferisce a Palermo nel 1968 per frequentare la facoltà di Scienze agrarie. Nel 1969 conosce E. Sellerio, presso la cui casa editrice incontra L. Sciascia, al quale sarà legato da una forte amicizia e da un intenso scambio intellettuale; Sciascia affiderà a D. e ad altri cinque studiosi la direzione del comitato scientifico della Fondazione che avrebbe portato il suo nome. Nel 1984 esordisce con Fosse chiti (ed. ampliata nel 1989 e riedita nel 2007), a tutt'oggi la sua unica silloge in italiano; il titolo (lett. fosse cretose) richiama il nome di una località confinante con Cutusio ed è da intendersi come un dialogo con la natura dello Stagnone di Marsala, scandito dalle quattro stagioni. Il mondo della critica ne decreta il successo conferendogli il premio Cittadella. La produzione poetica in dialetto inizia nel 1991, anno della nascita del figlio Alessandro in occasione della quale dà alle stampe, come edizione privata, Bbiniritteddra («Benedettina»), sebbene le ragioni della scelta linguistica che segnerà la produzione futura vadano individuate nella consapevolezza della progressiva scomparsa della sua lingua madre e nella volontà di conferire alle parole delle memorie d'infanzia corpo lirico e narrativo. Nonostante continui a stampare in proprio e a tiratura limitata plaquettes in dialetto, l'interesse della comunità letteraria non cessa, come testimonia il conferimento del Premio Moravia 1996 per la letteratura. D. ha raccolto la sua produzione dialettale in sei volumi: Cutusìu (2001; Premio Mondello), Cùntura (2003; Premio Napoli) e Nnòmura (2005; premi Salvo Basso e Bartolo Cattafi) costituiscono una trilogia autobiografica sui suoi primi diciotto anni di vita all'interno del microcosmo cutusiaro, mentre nel quarto, Òmini (2011; Premio Viareggio della Giuria), l'io poetico varca i confini di Cutusio e vengono approfonditi i rapporti con Sellerio, Sciascia, A. Castelli, A. Fiore, V. Consolo, G. Bufalino. Dal 2015 è in corso di pubblicazione il quinto volume, di cui fanno parte A ccanciu ri Maria (2015) e Sulità (2017), mentre il sesto, provvisoriamente intitolato Serafinu, sarà un lungo monologo interiore di un ubriaco diviso in venti capitoli. Tra le altre pubblicazioni si ricordano i libri per l'infanzia Il cacciatore (2006), Il racconto del lombrico (2008) e La casa sull'altura (2011); nel 2015 è stata edita a cura di S. Perrella una Antologia (1984-2014), mentre della sua produzione più recente vanno citati la raccolta di versi Il bianco della luna. Antologia personale (1984-2019) (2020) e il testo in prosa Solo un giro di chiave (2021).