Ciò che si riceve come ricompensa e in riconoscimento dei propri meriti.
Il concetto di p. acquista un significato critico, da un lato in sede pedagogica, dall’altro in sede di etica e di teologia morale. Su quest’ultimo piano il problema del p. è corrispettivo a quello della pena o punizione, concepiti l’uno come necessariamente consecutivo al comportamento virtuoso, l’altra a quello opposto. Questo modo di concepire il p. della virtù è caratteristico di ogni concezione etico-religiosa che prospetti una soluzione escatologica dei problemi della vita, e attribuisca quindi a un giudizio finale il compito di assicurare ai virtuosi il p. oltremondano. Lo sviluppo della coscienza morale oppone peraltro, a questo modo di vedere, che il comportamento virtuoso non deve essere adottato in vista del p., ma per sé stesso. Ne deriva allora la critica del concetto di p. in sede morale, e conseguentemente, nell’ambito della pedagogia, la tesi rigoristica secondo la quale non deve mai essere adottato alcun sistema di premiazione, affinché l’educando si convinca che, operando come doveva, egli non ha fatto se non ciò a cui era strettamente tenuto.
Tra i maggiori premi letterari italiani, il più antico è il P. Bagutta (1926), ideato dallo scrittore R. Bacchelli, insieme ai giornalisti P. Monelli e O. Vergani e ad altri 8 intellettuali, che si riunivano nella trattoria Bagutta di Milano. I libri concorrenti possono essere di genere diverso, con la clausola per gli autori di non aver ricevuto già una volta il Bagutta e di non essere stati premiati da altre giurie nell’anno in corso. P. Bancarella Nato nel 1953 e promosso dall’Unione librai pontremolesi, viene assegnato all’opera che, a giudizio dei librai stessi, abbia raggiunto un notevole successo di vendita unito al merito. P. Campiello Istituito nel 1962 dalle Associazioni industriali del Veneto, riunite in Fondazione Campiello, si basa sulla formula della giuria popolare, composta di 300 lettori, che sceglie il vincitore fra 5 romanzi finalisti selezionati da una giuria di specialisti. P. Strega Nato nel 1947 nella casa romana di Maria e Goffredo Bellonci, con l’apporto finanziario dell’industriale mecenate G. Alberti, titolare della ditta che produce il liquore Strega, è assegnato a un libro di narrativa in prosa di autore italiano; votanti sono gli ‘amici della domenica’, una giuria di 400 persone inserite a diverso titolo nella cultura italiana. P. Viareggio Ideato nel 1929 da L. Repaci, insieme a C. Salsa e A. Colantuoni, inizialmente fu unico, e generalmente attribuito alla narrativa, con sporadiche aperture alla poesia e alla saggistica; successivamente si è articolato in 3 sezioni, di poesia, narrativa e saggistica, più una quarta dedicata a una personalità di livello internazionale. P. Frascati Nato nel 1959 da un’idea di G. Caproni, A. Bevilacqua, A. Seccareccia, U. Reale, è uno dei pochi premi dedicati esclusivamente alla poesia. È distinto in una sezione italiana e una straniera, e prevede anche un premio speciale alla carriera. P. Riccione Nato nel 1947 e organizzato dall’Associazione Riccione Teatro, viene assegnato a un testo teatrale di autore italiano, mai rappresentato. P. H.C. Andersen-Baia delle favole Nato a Sestri Levante nel 1967 per iniziativa di D. Bixio e gestito dal Comune, è un premio letterario dedicato alle storie inedite di genere fiabesco elaborate sia da scrittori affermati sia da ragazzi o adulti alla loro prima esperienza editoriale. La giuria, composta dalla redazione della rivista Andersen e dallo staff della Libreria dei ragazzi di Milano, assegna un super premio Andersen al miglior libro in assoluto dell’anno, accanto all’attribuzione di premi di categoria. Dal 1996 il p. è stato esteso a opere in altre lingue europee.
Già praticati da secoli (basti pensare alle gare poetico-musicali delle Olimpiadi, o a quelle in uso nelle gilde e nelle confraternite nel Medioevo, o tra i Meistersinger nel 16° sec. ecc.), i p. musicali furono istituzionalizzati solo tra il 19° e il 20° secolo. Tra i più noti è il Prix de Rome, destinato originariamente agli architetti ed esteso nel 1803 ai musicisti, grazie al quale molti compositori francesi soggiornarono in Italia. Nel corso del 20° sec. i concorsi musicali, nazionali e internazionali, si moltiplicarono, tanto che fu istituita una Federazione dei concorsi internazionali di musica, con sede a Ginevra. Tra i p. di composizione si segnalano: Concours Musical International Reine Elisabeth (Belgio); Premio Italia; Guggenheim Foundation (New York); Pulitzer Prize in Music (New York). Tra i p. riservati agli interpreti: il Curci e il Paganini per i violinisti; il Busoni, l’Haskil di Montreux e lo Chopin di Varsavia per i pianisti; il Cantelli e il Koussewitzky (New York) per la direzione d’orchestra.