Nirvana
Ascesa e caduta di un mito del rock
I Nirvana sono stati una delle più significative rock band della fine del Novecento, sebbene il loro percorso artistico sia stato di brevissima durata e si sia concluso tragicamente con il suicidio della guida del gruppo, il cantante e chitarrista Kurt Donald Cobain. A loro si devono due album già considerati di portata storica, Bleach e Nevermind, caposaldi di un genere di musica rock detto grunge
Rock band statunitense proveniente da Aberdeen nello Stato di Washington, i Nirvana, attivi tra il 1986 e il 1994, sono stati i capofila del suono grunge («sudicio»), riferito non solo a trasandatezza estetica ma anche all’ambiente degradato e a una musica che collima con l’urlo. Hanno riscosso un notevole successo nelle classifiche commerciali grazie a un efficace intreccio tra hard rock, pop e punk.
Nel primo periodo di attività live il gruppo è composto, oltre che dal leader Kurt Donald Cobain (nato nel 1967, voce e chitarra), dal bassista Krist Anthony Novoselic (nato nel 1965) e da numerosi batteristi che all’inizio si avvicendano, tra cui Dale Crover e Chad Channing, entrambi presenti alla realizzazione dell’album di debutto della formazione, Bleach nel 1989.
L’album è un buon successo nell’ambito della musica indipendente americana. La sua miscela hard rock e hard-core punk (genere musicale dai suoni sporchi e ‘cattivi’), unita alla fortunata vena compositiva di Cobain – influenzato dal pop degli anni Sessanta di Beatles e Kinks e dall’hard rock di Led Zeppelin e Black Sabbath –, impressiona positivamente pubblico e critica.
Dopo la prima, breve tournée europea del 1989, i Nirvana iniziano la lavorazione di quello che sarebbe diventato uno degli album rock più importanti di tutti i tempi: Nevermind; nel settembre del 1991 l’album viene pubblicato e si rivela un campione di incassi, arrivando al primo posto in classifica nel 1992. Alla batteria da questo momento siede in pianta stabile Dave Grohl, proveniente dalla hard-core band Scream.
Con questo lavoro la sintesi del suono propria dei Nirvana arriva a livelli di eccellenza: la voce di Cobain è un urlo disperato e sofferente, il rock è corposo, distorto, saturo di volume ma non privo di struggenti melodie, lo testimoniano pezzi come Come as you are, Smells like teen spirit e Lithium, classici assoluti del genere dove la poetica esistenziale del cantante-chitarrista ha modo di svilupparsi in pieno.
Cobain diventa in breve il portavoce in musica degli adolescenti degli anni Novanta che vivono in un’America appena uscita dal riflusso dell’epoca di Reagan, una gioventù politicamente abulica, ma non priva di una dolorosa capacità introspettiva.
Il successo improvviso dei Nirvana turba l’equilibrio mentale di Cobain, proiettato in tempi brevissimi nell’empireo della popolarità. Personalità autodistruttiva e psicologicamente fragile, indebolita da un consumo prepotente di droghe e psicofarmaci, Cobain alterna momenti di crisi creativa a periodi di fitta scrittura. Il matrimonio con Courtney Love (cantante e chitarrista della rock band Hole) nel febbraio del 1992 e la nascita della figlia Francis Bean non sono di conforto allo stato di salute di Cobain, sovente preda di forti crisi depressive. Alla fine dell’anno viene pubblicato Incesticide, raccolta di rarità e materiale inedito.
Per il terzo album dei Nirvana, In utero, la cui sofferta registrazione porta nel frattempo a hits come Rape me e Pennyroyal tea, si deve aspettare la seconda metà del 1993. Si tratta di un lavoro potente, inquieto e cupo che però non possiede l’impatto e la sensibilità pop di Nevermind e che sicuramente rispecchia lo stato d’animo di un Cobain sempre più vittima dei suoi fantasmi.
Dopo aver registrato alcune canzoni in versione acustica per l’emittente televisiva MTV (poi pubblicate come MTV unplugged in New York nel 1994), Cobain intraprende una tournée europea durante la quale nel marzo del 1994 si registrano le prime avvisaglie della tragedia: viene ricoverato in coma dopo un concerto a Roma in seguito a un tentativo di suicidio con barbiturici. La morte è solo rimandata. Cobain, tornato a Seattle, si toglie la vita con un colpo di pistola un mese dopo, all’età di 27 anni.
Nel 1996 sono usciti postumi il live From the muddy banks of the Wishkah e nel 2004 la raccolta di registrazioni inedite With the lights out.