CHOMSKY, Noam
Linguista statunitense, nato a Philadelphia il 7 dicembre 1928; ha studiato all'università di Pennsylvania, con Z. S. Harris (lauree: BA 1949; MA 1951; PhD 1955), è stato Junior Fellow all'università di Harvard, e dal 1951 insegna al Massachusetts Institute of Technology (dal 1961 come professore ordinario). È la figura di maggior rilievo nella linguistica teorica contemporanea, che ha rinnovato radicalmente con l'elaborazione della grammatica generativa trasformazionale. Le ripercussioni di quella che è stata chiamata la "rivoluzione chomskiana" sono state profonde non solamente nella linguistica, ma anche nella psicologia, nella filosofia e nella metodologia della scienza. C. da un lato ha aperto nuove vie in una branca della matematica moderna (la teoria formale dei linguaggi), dall'altro ha riaffermato il carattere mentalistico e astratto (invece che comportamentistico ed empiristico) della psicologia cognitiva, e della linguistica, che di essa costituisce un ramo. Ha occupato un posto di primo piano nella lotta della Nuova sinistra americana contro l'intervento degli Stati Uniti nel Vietnam.
Opere principali: Syntactic Structures, 1957 (trad. it. Bari 1970); Aspects of the Theory of Syntax, 1965; Cartesian Linguistics, 1966; Language and Mind, 1968, edizione ampliata 1972 (tutte queste opere, insieme a numerose altre, sono tradotte in italiano nei tre volumi di Saggi linguistici, 1969-70); Studies on Semantics in Generative Grammar, 1972; in collaborazione con M. Halle, The Sound Pattern of English, 1968; e Reflections on Language, 1976.