nomi stranieri [prontuario]
I ➔ forestierismi, una volta entrati nel lessico italiano, subiscono un processo più o meno lungo di acclimatamento e di ➔ adattamento. Fino al XIX secolo, nella maggior parte dei casi, i forestierismi si adattavano completamente alle norme grafiche e fonomorfologiche dell’italiano, come nel caso, ad es., dell’inglese beaf-steak [ˈbi:f ˈsteık], che ha dato l’italiano bistecca.
Attualmente, anche per via della sempre maggiore conoscenza e diffusione delle lingue straniere, i nomi stranieri tendono a rimanere graficamente invariati e a subire solamente un processo di adattamento fonetico, ovvero un processo di assimilazione dei loro eventuali foni non appartenenti al repertorio fonologico italiano, ai relativi allofoni italiani: ad es., i ➔ prestiti dall’inglese computer [kəmˈpjutər] e rugby [ˈrʌgbı] sono pronunciati in italiano [komˈpjuter] e [ˈrɛgbi]. Il processo di adattamento grafico registra invece un certo grado di oscillazione quando i forestierismi costituiscono la base di derivazione di neoformazioni italiane: jazz → jazzistico [ʤeˈdːzistiko], Joyce → joyceiano [ˈʤɔisejano] o [ˈʤɔisjano], Freud → freudiano [froiˈdjano] accanto a shampoo → sciampista, shock → scioccare. Per questo, in caso di dubbio sulla corretta grafia, si rende necessaria la consultazione di un buon dizionario aggiornato.
Quando entrano nell’uso scritto, inizialmente i forestierismi vengono scritti in corsivo perché ancora avvertiti come estranei al lessico italiano: solo in un secondo momento, quando il loro uso inizia a diffondersi e il loro significato comincia ad essere generalmente noto (secondo un processo che prende il nome di acclimatamento), cominciano ad essere scritti nei comuni caratteri tondi.
Di norma, i forestierismi non adattati sono invariabili al plurale, sia quando escono in consonante (la star / le star, lo champignon / gli champignon, il chador / i chador), sia anche quando escono in vocale: il gazebo / i gazebo (più raramente i gazebi), il burqa / i burqa.
In alcuni casi, però, la conoscenza delle norme morfologiche di formazione del plurale delle lingue straniere più note, come l’inglese, il francese, lo spagnolo e il tedesco, porta chi scrive – in determinati contesti – a formare il plurale dei forestierismi secondo quelle norme: sarà allora opportuno scrivere i plurali usando i caratteri corsivi (i marines, i fuseaux, le telenovelas, i Lieder, quest’ultimo con mantenimento della maiuscola iniziale propria dei nomi tedeschi).
Cionondimeno, vi sono forestierismi entrati nel lessico italiano direttamente nella forma plurale, come jeans (difettivo del singolare già in inglese, analogamente a pantaloni), tanto che i plurali sono talvolta usati impropriamente anche come singolari: un jeans, un fans, un silos, un murales, un vigilantes. Quanto ai ➔ latinismi, è buona norma formare i loro plurali secondo le norme morfologiche latine: curriculum → curricula, lectio magistralis → lectiones magistrales, a meno che non si tratti di latinismi moderni, che restano invariati: gli album, i referendum, gli sponsor.
I nomi stranieri selezionano l’➔articolo secondo le norme morfosintattiche dell’italiano: il pub, lo strudel, l’account / un pub, uno strudel, un account / i pub, gli strudel, gli account; la pochette, l’e-mail / una pochette, un’e-mail / le pochette, le e-mail; il kit, un kit, i kit.
In italiano h è sempre muta (► h), anche nei prestiti da lingue in cui realizza una consonante aspirata, quindi le parole inizianti per h sono assimilate a quelle inizianti per vocale: l’hostess (ma anche la hostess), l’hard disk, un hacker. Le parole maschili che iniziano per w richiedono prevalentemente il / i / un, sia quando w realizza [v] sia quando w realizza la semiconsonante [w]: il wafer [ˈvafer], un walkie-talkie [ˈwɔ]lkie-talkie, i western [ˈwɛ]stern. Le parole maschili che iniziano per j richiedono il / i / un quando j realizza [ʤ]: il jackpot, un jack, i jet; richiedono invece lo / gli / uno quando j realizza la semiconsonante [j]: lo jodel, uno jugoslavo, analogamente ai maschili che iniziano per y: lo yoga, uno yacht, gli yogurt.
Per l’adattamento e il genere dei nomi propri stranieri, ► nomi propri.