Ricci, Nora (propr. Eleonora)
Attrice cinematografica e teatrale, nata a Viareggio il 19 luglio 1924 e morta a Roma il 16 aprile 1976. Nota soprattutto per l'attività teatrale, esercitata con registi e compagnie di grande prestigio, ha dato prova di alta professionalità anche nelle sue interpretazioni per il cinema e la televisione, eccellendo soprattutto nelle caratterizzazioni parodistico-grottesche.
Seguendo la vocazione per il teatro trasmessale dai genitori, i celebri attori Renzo Ricci e Margherita Bagni, nel 1941 s'iscrisse all'Accademia nazionale d'arte drammatica di Roma e due anni dopo debuttò in teatro insieme al marito Vittorio Gassman. Ebbe così inizio una duratura carriera, che la portò in breve tempo a recitare sotto la direzione di registi come Luigi Squarzina e Luchino Visconti (con il quale avrebbe poi lavorato più volte nel cinema). Dai primi anni Sessanta apparve frequentemente anche in televisione, interpretando commedie e sceneggiati di successo.
Aveva fatto il suo esordio cinematografico in Bellissima (1951) di Visconti, dove ricopre il ruolo di un'umile stiratrice di Cinecittà. Interpretò parti altrettanto secondarie in due film di Mario Mattoli, Il medico dei pazzi (1954) e Le diciottenni (1955). Riapparve sullo schermo in Signore & signori (1966) di Pietro Germi, impersonando con grande efficacia la moglie frustrata e persecutoria di un impiegato di banca (Gastone Moschin) e offrì poi accurate caratterizzazioni di personaggi secondari in La matriarca (1968) di Pasquale Festa Campanile e in diversi film di Visconti: La strega bruciata viva, episodio del film collettivo Le streghe (1967), La caduta degli dei (1969), Morte a Venezia (1971) e Ludwig (1972), in cui è la contessa Ida Ferenczy. Lavorò anche con Giuseppe Patroni Griffi, che le affidò il ruolo autobiografico di un'attrice di mezza età nel suo Metti, una sera a cena (1969), e con Carlo Lizzani, per il quale recitò in Roma bene (1971). Terminò la carriera interpretando la stravagante vicina di casa del protagonista (Dirk Bogarde) in Il portiere di notte (1974) di Liliana Cavani, sorta di testamento spirituale in cui fece uso di tutta la sua vasta gamma di possibilità espressive.
Dal matrimonio con Vittorio Gassman (da cui si separò nel 1952) ebbe una figlia, Paola Gassman, a sua volta attrice teatrale. *