notabile
Termine usato per indicare persone, famiglie o gruppi che godono di prestigio e di autorità e che ricoprono una posizione eminente nella gerarchia sociale o politica, costituendo spesso un vero e proprio ceto. In Francia, già a partire dal regno di Francesco I i n. acquisirono lo status di vera e propria categoria sociale dotata di profilo istituzionale, il cui ruolo ufficiale nelle strutture giuridico-politiche è previsto e codificato. Le Assemblee di notabili – composte, oltre che da elementi del clero e della nobiltà, da funzionari pubblici scelti da altri funzionari o il più delle volte dallo stesso monarca – avevano funzioni propriamente consultive e, per quanto non possano essere scambiate né per organi rappresentativi né per occasioni di emancipazione della borghesia, tuttavia dimostrano un’articolazione del potere dell’antico regime meno rigida di quanto non si sia abituati a pensare. Dopo le esperienze dei partiti politici parlamentari britannici del 18° sec. e dei club della Rivoluzione francese, nell’Europa del 19° sec. si diffusero i partiti di n., espressione di sistemi politici fondati sul suffragio ristretto e su una limitata partecipazione alla vita politica, privi di un’organizzazione stabile e fondati sull’operato di individui noti per il ruolo sociale. Questa struttura si modificò negli Stati Uniti nella prima metà del 19° sec. e in Europa tra 19° e 20° sec., con l’avvento della democrazia e del suffragio universale, nonché con lo sviluppo della questione sociale e del movimento operaio.