NUOTO.
– Mondiali 2007. Olimpiadi di Pechino 2008. Mondiali 2009. Mondiali 2011. Olimpiadi di Londra 2012. Mondiali 2013. Mondiali 2015
La linea di tendenza degli sport acquatici come n., in tutte le sue specialità, tuffi e pallanuoto negli anni a cavallo tra il primo e il secondo decennio del 21° sec. ha confermato, da un lato, il prestigio tecnico delle scuole tradizionali, dall’altro ha proposto realtà relativamente nuove ad alto livello (la Cina su tutte). È inoltre emersa l’importanza di certi materiali, in modo particolare il poliuretano, nella composizione delle tenute di gara, che in alcuni casi, favorendo galleggiamento e riduzione dell’attrito con l’acqua, hanno fatto parlare di doping tecnologico e hanno costretto più volte la Federazione internazionale a interventi sulle regole in tal senso, accolte sempre con un certo clamore, poiché legate alle forniture degli sponsor o a contratti o pianificazioni di gara preesistenti.
Mondiali 2007. – I Mondiali di n. di Melbourne, in Australia (17 marzo-1° aprile) confermarono lo strapotere degli Stati Uniti (largamente primi nel medagliere totale, davanti a Russia e Australia) e in particolare di Michael Phelps, vincitore, in tutto, di 7 medaglie d’oro. Tali vittorie, in più casi, sono state accompagnate dal nuovo primato del mondo nelle rispettive specialità: 200 m stile libero, 200 m farfalla, 200 e 400 m misti, più quello della staffetta 4×200 m stile libero; nelle staffette, splendida prova del quartetto azzurro maschile (Massimiliano Rosolino, Alessandro Calvi, Christian Galenda e Filippo Magnini), secondo dietro gli Stati Uniti nella 4×100 m stile libero. Pochi giorni dopo, lo stesso Magnini vinse, seppur ex aequo con il canadese Brent Hayden, la medaglia d’oro su questa distanza, unico trionfo azzurro in tutta la manifestazione. Ai suddetti risultati vanno aggiunti, nel n. maschile, i bronzi di Federico Colbertaldo negli 800 m stile libero, Loris Facci nei 200 m rana e Luca Marin nei 400 m misti. Tra le donne, Federica Pellegrini conquistò il bronzo nei 200 m stile libero (la gara fu vinta dalla francese Laure Manaudou, che stabilì anche il nuovo record mondiale). Altri due bronzi furono conquistati dagli azzurri nei tuffi, branca dominata in modo impressionante dalla scuola cinese (9 ori su 10 specialità): Christopher Sacchin nel trampolino da 1 m tra gli uomini e Tania Cagnotto nel trampolino da 3 m tra le donne. Nel n. in acque libere (in particolare nella 25 km), ottimo argento dell’azzurro Marco Formentini, dietro al russo Yuri Kudinov.
Olimpiadi di Pechino 2008. – In questa rassegna il n. fece registrare una serie di record mondiali. Grandi protagonisti, come al solito in questi anni, furono gli Stati Uniti, che conquistarono ben 12 medaglie d’oro: si contraddistinse, in particolare, Phelps, che individualmente fece sue 5 medaglie d’oro (di cui 4 corredate dai nuovi primati del mondo), cui vanno aggiunte quelle acquisite con la sua squadra nelle staffette (4×100 m e 4×200 m stile libero e 4×100 m misti, tutte prove in cui gli Stati Uniti conquistarono il record mondiale). Lo strapotere del campione di Baltimora rischiò di mettere in ombra altre gesta, anch’esse notevoli, di almeno due suoi connazionali, Aaron Peirsol e Ryan Lochte, campioni olimpici e primatisti del mondo rispettivamente nei 100 m e 200 m dorso. Ottimo il comportamento di due atlete azzurre, la Pellegrini, vincitrice nei 200 m stile libero con record mondiale, e Alessia Filippi, seconda negli 800 m stile libero.
Mondiali 2009. – La rassegna iridata di Roma (18 luglio-2 agosto) è ricordata dagli appassionati azzurri soprattutto per l’autentico trionfo conseguito dalla Pellegrini, che l’ha collocata tra le atlete più forti nella storia dello sport italiano. Anche stavolta fu la scuola statunitense ad affermarsi nel medagliere, ma in maniera meno netta rispetto al previsto: stesso numero di medaglie della Cina (29), stesso numero di ori (11), ma con 11 argenti e 7 bronzi, contro i 7 argenti e gli 11 bronzi dei cinesi. Phelps fu l’atleta più premiato, conquistando 5 meda glie d’oro (nei 100 e 200 m farfalla, dove stabilì i nuovi primati, rispettivamente 49″82 e 1′51″51). L’ambito femminile riservò diverse soddisfazioni ai tifosi di casa: se la Pellegrini vinse sia nei 200 m sia nei 400 m stile libero (stabilendo i rispettivi record del mondo, spettacolare quello sui 200 m, 1′52″98), vanno ricordati il bronzo della Filippi negli 800 m e, soprattutto, la vittoria della stessa Filippi nei 1500 m stile libero. Nei tuffi, trampolino da 3 m, per la Cagnotto medaglia di bronzo nel singolo e un argento, insieme a Francesca Dallapè, nei sincronizzati. Nel n. sincronizzato, invece, bronzo per Beatrice Adelizzi nella specialità in singolo del free routine. Altri due bronzi azzurri (e femminili) furono vinti in acque libere da Martina Grimaldi nei 10 km e Federica Vitale nei 25 km; in quest’ultima specialità, tra gli uomini, affermazione di Valerio Cleri.
Mondiali 2011. – Svoltisi a Shanghai, in Cina, tra il 16 e il 31 luglio, questi campionati hanno visto l’ennesima vittoria degli Stati Uniti nel medagliere finale, davanti alla Cina, padrona di casa. Nel n. maschile, buone prove, in ambito azzurro, di Luca Dotto (argento nei 50 m stile libero) e Fabio Scozzoli (secondo sia nei 50 sia nei 100 m rana). Tra le donne, la Pellegrini ha nuovamente vinto l’oro sia nei 200 sia nei 400 m stile libero. Nei tuffi femminili, da segnalare l’ottimo terzo posto della Cagnotto nel trampolino da 1 m, dietro a due atlete cinesi (10 ori su 10 gare, tra uomini e donne, per la Cina in questa branca). Nel n. femminile in acque libere, argento per la Grimaldi nei 10 km e bronzo per Alice Franco nei 25 km. Infine, affermazione nella pallanuoto maschile del Settebello azzurro, che in finale ha sconfitto la temibile Serbia.
Olimpiadi di Londra 2012. – La XXX edizione dei Giochi nel n. ha fatto registrare le conferme in ambito maschile, anche se parziali, della validità di alcune scuole e del talento di vari atleti (su tutti Sun Yang e Phelps), ma ha anche messo in evidenza il buon momento del n. francese, non solo per gli ori, in campo maschile, di Florent Manaudou e Yannick Agnel, rispettivamente nei 50 m e 200 m stile libero, ma anche per la prestigiosa vittoria nella staffetta 4×100 m stile libero, davanti agli Stati Uniti e alla Russia, e per l’argento nella staffetta 4×200 m, dietro agli stessi statunitensi. Tra le donne francesi, inoltre, buon comportamento di Camille Muffat, seconda nei 200 m stile libero dietro la statunitense Allison Schmitt e vincitrice nei 400 m stile libero davanti alla stessa Schmitt. Delusione in queste due gare per gli appassionati azzurri, per il momento poco fortunato della Pellegrini. Altre tre atlete degli Stati Uniti hanno vinto nelle proprie specialità e stabilito i rispettivi primati del mondo: Missy (propr. Melissa Jeanette) Franklin nei 200 m dorso (aveva vinto anche i 100 m), Rebecca Soni nei 200 m rana e Dana Vollmer nei 100 m farfalla. Nella pallanuoto maschile prestigioso secondo posto della squadra azzurra, sconfitta in finale dalla Croazia.
Mondiali 2013. – A Barcellona (19 luglio-4 agosto) gli Stati Uniti si sono imposti ancora nel medagliere totale (34 riconoscimenti in tutto, contro i 26 della Cina, seconda, di cui 15 vittorie, a fronte delle 14 cinesi). Nel n. maschile, ottime conferme per Sun Yang, vincitore nei 400, 800 e 1500 m stile libero (in quest’ultima gara l’azzurro Gregorio Paltrinieri ha conquistato il bronzo). Analogo il comportamento in ambito femminile della statunitense Katie (propr. Kathleen Genevieve) Ledecky, già campionessa olimpica a Londra negli 800 m stile libero, ma che qui si è imposta anche nei 400 e nei 1500 m, stabilendo i nuovi primati del mondo negli 800 m (8′13″86) e nei 1500 m (15′36″53). Nei 200 m buon secondo posto della Pellegrini, dopo i difficili momenti di Londra e un periodo di riflessione sulla propria carriera. Nei tuffi femminili, medaglia d’argento della Cagnotto nel trampolino da 1 m nell’individuale e, insieme a Dallapè, nel trampolino da 3 m nei sincronizzati. Nel n. di fondo in acque libere (25 km) grande affermazione azzurra grazie alla Grimaldi.
Mondiali 2015. – A Kazan′, in Russia (24 luglio-9 agosto), la Cina si è imposta nel medagliere totale (35 riconoscimenti in tutto contro i 33 degli Stati Uniti, secondi, di cui 15 vittorie, a fronte delle 13 degli americani). Tra le migliori conferme troviamo, in ambito femminile, la statunitense Ledecky, che ha vinto in questa edizione ben cinque ori, quattro nelle competizioni individuali stile libero (200, 400, 800 e 1500 m) e uno nella staffetta 4×200 m, e ha anche battuto il primato negli 800 stile libero che già le apparteneva: 8′07″39. In ambito azzurro le medaglie sono state 14, con 8 bronzi, 3 argenti e soprattutto i 3 splendidi ori, conquistati rispettivamente da Simone Ruffini nella 25 km, Tania Cagnotto nel trampolino da 1 m e Gregorio Paltrinieri nei 1500 m stile libero. Il secondo posto della Pellegrini nei 200 m e l’argento nella staffetta femminile 4×200 m hanno costituito altri importanti successi nella carriera della campionessa veneta.