OBERAMMERGAU (A. T., 56-57)
Borgata dell'Alta Baviera, con 2000 ab., situata a 840 m. s. m., in un allargamento della valle trasversale dell'Ammer, circa 10 km. a monte dello sbocco di questa nel Ripiano Bavarese. L'intaglio, insegnato in una celebre scuola, è una notevole industria domestica esercitata dagli abitanti; ma la borgata ha acquistato fama mondiale per la rappresentazione della Passione.
Rappresentazioni della Passione. - Sono le più celebri fra le rappresentazioni sacre sopravvissute nell'età presente. Altre sopravvivono a Erl, Bridlegg e Villach in Austria, a Höritz in Boemia, a Stelzach in Svizzera ecc. S'iniziarono a Oberammergau nel 1634, durante la guerra dei Trent'anni, in scioglimento di un voto per la liberazione dalla peste: dal 1680 si ripetono, normalmente, ogni dieci anni. Avvenivano prima di fianco alla chiesa, poi in un piazzale all'aperto: ora avvengono in un teatro appositamente costruito, dove resta all'aperto solo il palcoscenico, con lo sfondo naturale dei monti. Attori sono gli abitanti del villaggio, fra i quali, in singole famiglie, nel corso del tempo, si son venute creando vere e proprie tradizioni di recitazione. In una serie di scene e quadri plastici sfilano gli episodî della Passione, preceduti da scene del Vecchio Testamento che ne costituiscono la preparazione remota o il precorrimento profetico. Fra l'uno e l'altro episodio, i canti del coro ne spiegano e commentano il significato religioso. L'orchestra d'accompagnamento è invisibile. La musica è di Rochus Dedler (1779-1822). Il primo testo conservato della rappresentazione è quello del 1662: Tragedie vom Leiden und Sterben Jesu Christi; ed è modellato sul testo della rappresentazione che s'usava nel sec. XV in Augusta, nel convento di S. Ulrico e S. Afra, e sul testo che ne elaborò più tardi Sebastian Wild, maestro cantore augustense della seconda metà del sec. XVI. Nel 1680 il testo fu rimaneggiato con aggiunte tolte a quello della rappresentazione di Weilheim, allora assai noto e diffuso in tutta la regione. Nel 1750 fu riadattato al gusto del tempo dal monaco benedettino, di origine viennese, Ferdinand Rosner. Nel 1780 Magnus Knipfelberg, nel 1811 Otmar Weiss, tutti e due monaci del monastero di Ettal, ne diedero ancora due successivi rifacimenti. Il testo attuale fu redatto nel 1850 da J. A. Daisenberger, che fu, per quasi mezzo secolo, venerato parroco del paese. L'intendimento di dare alla rappresentazione un accentuato carattere religioso è stato mantenuto, attraverso il tempo, con tenacia. Tuttavia fin dal sec. XVII, nell'esecuzione scenica, la rappresentazione si atteggiò in una forma che, più che alla rappresentazione sacra del Medioevo, richiama al dramma gesuitico dell'età barocca. E un cauto e prudente contemperamento di quella forma con le esigenze del gusto teatrale wagneriano e postwagneriano è, in sostanza, la rappresentazione attuale. La grande affluenza del pubblico data dai primi decennî del sec. XIX. Luigi II di Baviera era così entusiasta dello spettacolo che nel 1870, quando scoppiò la guerra, esentò il "Cristo" del tempo, Joseph Mayer, dal servizio al fronte, e lo autorizzò a non tagliarsi i lunghi capelli alla nazarena. Masse di turisti affluiscono oggi alla rappresentazione da tutte le parti del mondo; ma anche oggi non mancano coloro che v'intervengono con spirito religioso. E, nell'insieme, la vitalità dell'intrapresa è la miglior dimostrazione della potenza di attrazione che il teatro sempre esercita, quando si ricongiunge al popolo attraverso i valori religiosi della vita.
Bibl.: Text des Oberammergauer Passionsspiels, ediz. critica del testo del 1662, a cura di O. Mausser, Augusta 1910; e cfr. anche [G. Queri], Der älteste Text des Oberammergauer Passionsspiels, Monaco 1910. Il testo del Passionsspiel di Augusta è pubblicato da A. Hartmann, in Das Oberammergauer Passionsspiel in seiner ältesten Gestalt, Augusta 1880; il testo del 1750, di F. Rosner: Bitteres Leiden Oberammergauer Passionsspiel, a cura di O. Mausser, Lipsia 1934. Sulla rappresentazione e sulla sua storia v. E. Devrient, Das Passionsspiel in Oberammergau, 3a ediz., Lipsia 1880; K. Trautmann, Oberammergau und sein Passionsspiel, Monaco 1890; M. Diemer, Oberammergau und sein Passionsspiel, 2ª ed., Monaco 1910; C. Ettmayr, Das Oberammergauer Passionsspiel, Innsbruck 1911; G. Blondel, Le drame de la Passion à Oberammergau, Parigi 1900; F. Feldigl, Denkmäler der Oberammergauer Passionsliteratur, Oberammergau, 1922; W. Flemming, Das Oberammergauer Passionsspiel in literarischer und theatergeschichtlicher Bedeutung, in Zeitschrift für Deutschkunde, III (1922); M. Deutinger, Wallfahrt nach Oberammergau (sulle rappresentazioni del 1850), Monaco 1934.