Obesità
Quando il grasso è troppo
L’obeso è una persona che pesa più di quanto dovrebbe a causa di un accumulo di grasso nei tessuti. Il crescente benessere delle popolazioni industrializzate ha reso l’obesità una condizione sempre più comune facendo risaltare i problemi di salute causati dall’eccesso di peso
L’obesità tende a farci ridere ed è stata spesso utilizzata nello spettacolo per generare situazioni divertenti (si pensi a Ollio con Stanlio o a Obelix con Asterix). Altri popoli, soprattutto in passato, hanno considerato l’obesità un segno di bellezza, benessere, fertilità, forza o ricchezza. In Africa, per alcune popolazioni, le donne obese erano particolarmente attraenti. Anticamente i popoli celtici e germanici consideravano l’ingordigia e la grassezza indice di coraggio e forza (non è così strano: basti pensare oggi ai lottatori di sumo in Giappone).
Nell’arte, poi, l’obesità compare spesso nella pittura e nella scultura classica. Si pensi ai putti, i bambini presenti in molti quadri del Rinascimento e del Barocco e rappresentanti sentimenti di felicità e spensieratezza. Ma anche un artista contemporaneo, il colombiano Fernando Botero, realizza quadri e sculture in cui tutto è come ‘gonfiato’. Così uomini, donne, bambini, animali e oggetti acquistano un aspetto ‘obeso’ ma, allo stesso tempo, paradossalmente leggero.
Quando non è in eccesso, il grasso o tessuto adiposo è una componente necessaria al nostro corpo per accumulare energia, isolarci dalle temperature esterne, proteggerci dai traumi. Normalmente, le donne hanno una quantità di tessuto adiposo maggiore degli uomini. Anche la distribuzione del tessuto adiposo sul corpo è diversa fra uomini e donne: nei primi il grasso si accumula prevalentemente sulla pancia, nelle donne si deposita invece più sui fianchi o sulle natiche. Nel mondo, le persone sovrappeso per eccesso di grasso sono circa un miliardo e in molti paesi (sia industrializzati sia in via di sviluppo) il loro numero è triplicato dal 1980 a oggi; sarebbe quindi molto opportuno che il numero di persone obese si riducesse.
Non è stato sempre e dovunque così: già nell’antica Grecia, i soldati dell’esercito di Sparta venivano obbligati a fare esercizio fisico per dimagrire e il famoso medico greco Ippocrate (5°-4° secolo a.C.) considerava l’obesità un rischio per la salute. Solo oggi però si sta diffondendo nella società la consapevolezza che l’obesità è una condizione che deve essere affrontata e risolta prima che provochi problemi alla salute. L’obesità infatti è un fattore di rischio per malattie molto serie (tra cui diabete, infarto, ictus, pressione alta, problemi respiratori, alcuni tumori) e va combattuta con determinazione.
Cosa genera un aumento di grasso nel nostro corpo? Quando le calorie ingerite con il cibo sono più di quelle consumate, tendiamo a farne scorta accumulando tessuto adiposo. Quindi, per evitare l’accumulo di grasso, o consumiamo più calorie con l’attività fisica, oppure dobbiamo mangiare di meno e stare soprattutto attenti a limitare gli alimenti ad alto contenuto di calorie (come i dolci, i fritti, i cibi cotti con molto olio o burro). Anche seguendo queste norme, non tutti riescono a risolvere il problema: alcuni infatti hanno una predisposizione genetica (cioè ‘scritta’ nel loro DNA) ad aumentare di peso, ingrassano cioè facilmente anche se non mangiano poi così tanto; altri hanno malattie o prendono farmaci che possono facilitare un aumento di peso; altri ancora vivono in ambienti in cui le abitudini alimentari o il tipo di cibo tendono a far ingrassare e non è sempre facile cambiare usanze. Per questo è importante che sempre più persone vengano educate sin da piccole a una corretta alimentazione. Quando una alimentazione corretta e un adeguato esercizio fisico non bastano a prevenire l’obesità, è opportuno rivolgersi al medico. A volte è sufficiente ridurre le calorie seguendo la dieta indicata dal dottore. Altre volte il medico dovrà accertarsi che non ci siano malattie che possono facilitare l’accumulo di grasso oppure dovrà somministrare farmaci. In casi molto gravi si può anche intervenire chirurgicamente per aumentare il senso di sazietà e diminuire la capacità di assorbimento delle calorie.