OLEVANO Romano (A. T., 24-25-26-bis)
Paese del Lazio, adagiato a 550-570 m. s. m., sulla pendice rivolta a mezzogiorno, che scende a un affluente del Sacco. La località fu abitata da epoca remota, come dimostrano cospicui avanzi di mura ciclopiche; ma il centro attuale, dominato dal Castello dei Colonna, costruito nella parte più alta della collina, ha aspetto medievale, con stradette tortuose, in forte salita, e una più ampia strada centrale. Il comune aveva, nel 1931, 6238 ab. quasi tutti concentrati nel paese (nel 1871, 3378 ab.; nel 1901, 4665 ab.). Il territorio comunale (26 kmq.) ha ottime aree coltivate a ulivi, viti, che dànno un prodotto assai pregiato, e cereali; nel territorio vi è inoltre una bella foresta di querce (La Serpentara). Olevano è soggiorno estivo molto frequentato dai Romani; è servito dalla ferrovia secondaria Roma-Frosinone (a km. 6; distanza da Roma km. 54).