OLIMPO ("Ολυμπος, "Ελυμπος; A. T., 93-94)
La più alta montagna della Grecia (2918 m.), e una delle più elevate della regione balcanica. L'imponente gruppo montuoso, posto fra Tessaglia e Macedonia, è limitato a oriente dall'Egeo, a sud dal Peneo e dal bacino di Elassona, a ovest e a nord dal torrente Mavroneri, e copre un'area di quasi 1300 kmq. I corsi opposti dello Zeliana e dello Ziava separano una parte meridionale detta Basso Olimpo, con cime generalmente inferiori a 1400 m. e ben incisa da valli; l'erosione del Peneo ha scavato una profonda gola pittoresca (Tempe) fra il Basso Olimpo e l'Ossa. L'Alto Olimpo è ben più compatto, benché solcato da valli profonde, chiuse da crinali alti più di 2000 m. La parte culminale è quasi un altipiano, con cime spesso dalle forme dolci, elevate oltre 2600 m., e rappresenta il residuo di un'antica superficie d'erosione, fortemente sollevata negli ultimi tempi del Terziario e nel Quaternario; le testate delle sue valli furono trasformate in circhi durante l'epoca glaciale (oggi solo nei punti riparati si conserva un po' di neve per tutto l'anno). Non mancano però alcune creste aspre e rocciose, come quella stessa che porta la cima più elevata (2918 m.). I fianchi della montagna sono molto ripidi, specialmente l'orientale; il mantello boscoso (quercia in basso, faggio e conifere in alto) è alquanto ridotto. L'Olimpo è costituito perifericamente da scisti cristallini (che formano gran parte del Basso Olimpo) e nella parte centrale da calcari e calcari dolomitici spesso metamorfosati. La parte alta dell'Olimpo è rimasta imperfettamente nota fino a tempi recentissimi; le prime notizie su di essa furono fornite da L. Heuzey che visitò la montagna nel 1855. La cima più alta fu raggiunta per la prima volta solo nel 1913, da due alpinisti svizzeri.
L'alta cresta dell'O., frastagliata e imponente soprattutto nella veduta da nord, dal Golfo di Terme, coperta di neve e spesso ravvolta di nebbia e di nuvole, più che ogni altro monte ha colpito fin da antichissima età la fantasia dei Greci, che sul monte hanno collocato la sede degli dei: a questa localizzazione ha contribuito certo l'importanza delle scuole di aedi nella sottostante Pieria. La città degli dei, nascosta da una cortina di nuvole e invisibile ai mortali, era sulla vetta del monte, e sopra tutte era la più ampia casa di Zeus, tribunale e consiglio delle divinità. Poco alla volta il nome di Olimpo ha assunto il significato di quello di ούρανός, e il senso traslato di "olimpico" s'è identificato con quello di "divino".
Bibl.: L. Heuzey, Le Mont Olympie et l'Acarnanie, Parigi 1860; O. Kern, Nordgriech. Skizzen, III: Olymp und Helikon, Berlino 1912, p. 47 segg.; M. Kurz, Le Mont Olympe (Thessalie), Parigi-Neuchâtel 1923; Fr. Stählin, Das hell. Thess., Stoccarda 1924, p. 5 segg. Sulla relazione di Zeus con l'Olimpo, v. p. es. U. v. Wilamowitz, Der Glaube der Hell., I, 1931, p. 224 seg.