Una delle prime macchine cibernetiche, ideata dal neurologo inglese W.R. Ashby (1903-1972) per imitare le proprietà di autoregolazione degli organismi viventi: consiste in un sistema di quattro dispositivi elettromeccanici (il cui stato può essere variato tramite opportuni commutatori, che simulano l’ambiente esterno) collegati elettricamente tra loro in modo che lo stato di ciascuno di essi viene a dipendere anche da quelli assunti dagli altri tre.