Ceramografo attico attivo all'inizio del sec. 5º a. C., dipinse vasi a figure rosse nell'officina di Eufronio. Il nome è noto dalla firma su una tazza con cavalieri da Vulci, di cui ormai restano solo le ultime lettere, ma che era interamente leggibile nel sec. 19º. Gli sono state attribuite una quarantina di tazze. Disegna con grazia, e particolarmente sentite sono le scene di genere.