Opera nazionale dopolavoro
Organizzazione istituita durante il regime fascista (1925) per promuovere la costituzione e il coordinamento di istituzioni idonee a elevare fisicamente e spiritualmente i lavoratori intellettuali e manuali nelle ore libere dal lavoro; assorbì tutte le associazioni culturali e sportive sorte e organizzate in Italia prima dell’affermazione del fascismo. Posta alle dirette dipendenze del capo del governo, presieduta dal segretario del partito e, alla periferia, dai segretari federali, fu un importante strumento di penetrazione politica fra le masse, soprattutto in seguito all’istituzione (1935) del «sabato fascista». Nel 1945 assunse la denominazione di Ente nazionale assistenza lavoratori, con una parziale trasformazione dei principi e delle finalità organizzative.