Orleans
Città della Francia, un tempo capitale dell’Orleanese, ora capoluogo della regione del Centro e del dipartimento del Loiret. Cenabum era centro fortificato e il più importante mercato commerciale dei carnuti sulla Loira quando Cesare conquistò la regione; distrutta da Cesare per rappresaglia dopo il massacro dei legionari compiuto nel 53 a.C. (restano scarsi avanzi delle case e delle mura preromane), fu riedificata soprattutto in età flavia e poi ancora dall’imperatore Aureliano; le fu imposto allora il nome di Aureliani (o Aurelianensis) urbs, da cui deriva l’attuale. Nel 451 Attila tentò invano la conquista di O., che dovette cedere invece ai franchi di Clodoveo (498). Dopo la spartizione del dominio franco, con Clodomiro divenne la capitale del regno di O., che durò fino al 612, quando fu assorbito dal regno borgognone: periodo fiorente questo per la città, dove il vescovado (fondato, probabilmente, nella prima metà del sec. 4°) costituì il fulcro di un’intensa vita ecclesiastica, con i sei concili che nel corso del sec. 6° si occuparono dell’ordinamento disciplinare e amministrativo della Chiesa di Gallia, e insieme favorì una vivace attività culturale (va ricordata la scuola episcopale, una delle più importanti in Europa fino al sec. 14°). In età carolingia O. divenne sede di ducato, vi fu consacrato re Carlo il Calvo (851) e più tardi Roberto figlio di Ugo Capeto, che vi istituì la zecca ufficiale del regno. Nel 1022 a O. ebbe luogo il concilio della Chiesa da cui scaturì la condanna di un movimento ereticale neomanicheo, seguita da sanguinosa repressione e nel 1077 Filippo I la prescelse a sede del parlamento del regno. Nei secc. 12°-13°, attivamente partecipe alla rinascita economica francese come centro industriale (fabbricazione del panno) e commerciale, O. era dopo Parigi la città più importante del regno; nel 1309 divenne sede universitaria. Durante la guerra dei Cent’anni O. fu attaccata a più riprese dagli inglesi e sempre resistette vittoriosamente: così fu nel 1356, 1359 e 1370 e infine in occasione dell’assedio che, iniziato l’8 ott. 1428 e protrattosi nell’inverno, vide la leggendaria impresa di Giovanna d’Arco, la quale in seguito ai combattimenti del 4-8 maggio 1429 liberò la città, già quasi sopraffatta dai 25.000 uomini di William de La Pole, dando insieme inizio alla riscossa militare e politica della nazione francese. Nel 1344 re Filippo VI aveva intanto eretto O. in ducato per il figlio quintogenito Filippo, dando inizio alla serie dei duchi di Orléans. Rafforzata nelle sue opere difensive da Luigi XI (1480) e ancora da Carlo VIII e Luigi XII, nel corso della guerra di religione ebbe una parte militare e politica di primo piano. Nel genn. 1561 si svolsero gli Stati generali del regno che, con l’ordinanza del 31, registrarono il temporaneo trionfo della politica di compromesso di M. de l’Hospital e Caterina de’ Medici. Nel 1561 entravano nella città il Condé e i protestanti: nell’aprile 1562 distrussero la cattedrale e la tennero come loro quartier generale fino al 1567; nuovamente ugonotta nel 1568, O. fu poi dei Guisa e nel 1572 vide ripercuotersi più che altrove in Francia gli effetti del massacro della notte di S. Bartolomeo; soltanto il 27 febbr. 1594 si sottomise a Enrico IV. Nel corso della Rivoluzione la Convenzione fece di O. la sede dell’Alta corte per i delitti contro lo Stato (1791). Durante la guerra franco-prussiana, conquistata l’11 ott. 1870 dalle forze bavaresi del generale von der Tann, la piazzaforte di O. fu ripresa dai francesi in seguito al successo di Coulmiers (9 nov.); dopo la caduta di Metz i tedeschi la riconquistarono (5 dic.). I bombardamenti aerei danneggiarono gravemente la città durante la Seconda guerra mondiale, nel giugno 1940 e ancora nel 1943-44.
Appannaggio comprendente l’importante città d’Orléans, ma non sempre del tutto coincidente con la regione orleanese. Fu dapprima assegnato al quintogenito del re Filippo VI di Valois, Filippo, con la contea di Valois, nel 1344; ma la mancanza di eredi restituì nel 1375 il ducato alla Corona. La seconda casa d’O. ebbe inizio con Luigi I, che nel 1392 ricevette il ducato dal fratello, il re Carlo VI; figli di Luigi furono Carlo duca d’Orléans e Giovanni il Buono, conte d’Angoulême, fondatore della linea d’Angoulême. Luigi (➔ Luigi XII re di Francia) – prima avversario, poi successore di Carlo VIII – salito al trono (1498) riunì alla corona anche il ducato d’Orléans. Dopo che il titolo fu portato dal secondogenito del re Francesco I, Enrico (poi re Enrico II), dal terzogenito del re Francesco I, Carlo (m. 1545), dal secondogenito del re Enrico II, Carlo (poi re Carlo IX), si ricostituì l’appannaggio a favore del figlio minore di Enrico IV di Borbone, Gastone; ma la mancanza di eredi maschi fu causa ancora una volta della riunione del ducato alla Corona. Nel 1661 da Luigi XIV il ducato fu assegnato al proprio fratello Filippo, dal quale ebbe così inizio la quarta casa d’Orléans. A Filippo, reggente di Francia, duca di Chartres (così come tutti i primogeniti della sua casa), seguirono Luigi (1703-1752), Luigi Filippo (1725-1785), Luigi Filippo Giuseppe (1747-1793), soprannominato Égalité, Luigi Filippo (1773-1850), re dei francesi dal luglio 1830 al febbr. 1848, Ferdinando Filippo Luigi Carlo Enrico (1810-1842), Luigi Filippo Alberto (1838-1894), conte di Parigi, e infine Luigi Filippo Roberto (1869-1926), ultimo, nella famiglia, a portare il titolo di duca d’Orléans; non avendo avuto discendenza maschile, i suoi diritti passarono a suo cugino Jean, duca di Guisa.