oro rosso1
loc. s.le m. Il rame, per il suo elevato valore commerciale e per i riflessi rossastri del suo colore.
• [tit.] Malviventi pronti a tutto nella caccia all’«oro rosso» [testo] […] I 700 chili di «oro rosso» erano suddivisi in matasse, completamente ripulite della guaina in gomma. È caccia aperta ai fuggiaschi. (Franca Clavenna, Avvenire, 1° giugno 2014, Milano & Lombardia, p. III) • L’oro rosso, come viene chiamato il rame, ha un valore di mercato piuttosto elevato ed essendo spesso utilizzato in edilizia per grondaie e tetti, dunque all’esterno degli edifici, risulta facile preda per i ladri. (Marco Silvestri, Piccolo, 19 gennaio 2016, p. 24, Gorizia-Monfalcone) • Ormai da anni, è stata accantonata la figura del vigilante notturno e l’assenza di un impianto di videosorveglianza nella zona del cimitero, adagiato sotto una collina sul rettilineo tra Finale e Borgio Verezzi, rende il camposanto un obiettivo sensibile per i ladri di «oro rosso». (D. Sr., Secolo XIX, 17 febbraio 2017, p. 23, Riviera).
- Composto dal s. m. oro e dall’agg. rosso.
- Già attestato nel Piccolo del 25 luglio 2007, p. 20, Trieste (Maddalena Rebecca).