Economista e diplomatico polacco (Tomaszów 1904 - Londra 1965). La sua fama è legata principalmente al contributo che egli ha fornito al dibattito sulla possibilità di calcolo di un sistema razionale di prezzi in un'economia socialista; i suoi studi riguardano inoltre la statistica e l'econometria. Tra le opere più importanti vanno segnalate: Theory of statistics (1952), Political economy (1959; trad. it. 1962) e Economic development, planning and international cooperation (1962).
Lettore nell'univ. di Cracovia (1931-36), emigrato per ragioni politiche negli USA (1937), dove insegnò nelle università di Michigan (1936-43), di California (1937-38), alla Stanford University (1938) e, dal 1939 al 1945, in quella di Chicago; ottenne nel 1943 la cittadinanza statunitense ma riprese quella polacca nel 1945 e fu ambasciatore a Washington (1945-46), membro del Consiglio di stato, presidente del Consiglio economico (1957-62); presiedette anche la Commissione economica per l'Europa (1957-59) e fece parte del Comitato delle Nazioni Unite per le conseguenze economico-sociali del disarmo (1961-62). Insegnò statistica nella Scuola di pianificazione di Varsavia ed economia all'univ. di Varsavia (1955-65).
Tra i suoi scritti principali, oltre a quelli già segnalati, occorre citare: Marxian economics and modern economic theory (1935); On the economic theory of socialism (1938); Rate of interest and the optimum propensity to consume (1938); Price flexibility and full employment (1944); The coexistence of two economic and social systems (1951); Observations on input-output analysis (1957); Introduction to econometrics (in polacco 1958; 2a ed. ampl. 1961; trad. ingl. 1959 e 1962; trad. it. 1963); Wholes and parts. A general theory of system behaviour (1963); Optimum decision-making (1964).