‛OSMĀN pascià
Generale ottomano, nato a Tōqāt, in Anatolia, verso il 1832 morto a Costantinopoli il 14 aprile 1900. Studiò nella scuola militare, dalla quale uscì nel 1853; si distinse nella guerra di Crimea, nelle operazioni a Candia tra il 1866 e il '69 e contro la Serbia nel 1876. Nella guerra turco-russa del 1877, con il grado di mushīr "maresciallo", comandò le forze ottomane del Danubio: quando la Russia passò il Danubio (luglio 1877), O. infranse l'attacco del granduca Nicola con azioni energiche che costarono ai Russi 30.000 uomini; poi si trincerò saldamente a Plevna, nella destra delle linee nemiche, attuando una difesa giudicata classica. L'eroica resistenza riuscì a ritardare l'avanzata russa di circa 5 mesi, ma il 9 dicembre, in un tentativo fatto per rompere le linee avversarie, il generale fu ferito e fatto prigioniero. Conclusa la pace ricevette dal sultato il titolo di ghāzī (v.) e la nomina a primo aiutante di campo, e fu grandemente onorato dalla popolazione.