OTTOBEUREN
. È, con Kempten e Füssen, una delle più antiche abbazie benedettine dell'Algovia bavarese. Si dice fondata nel 761 in onore di S. Alessandro martire da Silach nobile alemanno, con altri, e dotata dei loro beni; ma il relativo documento (in Monum. Germ. hist., Scriptores, XXIII, p. 611) è falso; falsi sono pure due diplomi di Carlomagno (dei quali il primo sarebbe del 21 maggio 769) per cui il monastero passava sotto la tutela imperiale, otteneva la libera elezione dell'abate con altri privilegi e donativi (in M. G. h., Diplom. Karol., I, p. 292 segg.), nonché un documento di Ottone I del 10 novembre 972 (Diplom. Reg. Germ., I, p. 613 segg.). Il monastero fu ricostruito e riformato dall'abate Adalalmo sulla fine del sec. XI, come narra la cronaca del monastero e s'arricchì sempre più di donazioni, rimanendo abbazia imperiale. Si vantava di possedere le reliquie di S. Alessandro figlio di S. Felicita. Durò sino al 1802, quando per il trattato di Luneville fu attribuito all'elettore di Baviera, che lo incorporò nei suoi stati.
L'abbazia conteneva 44 monaci e 4 chierici, e governava una popolazione di 20.000 anime. L'ultimo abbate Paolo Alt (morto nel 1807) e 18 monaci misero insieme le loro pensioni e continuarono la vita comune; ma dopo il 1805 non poterono proseguire la preghiera corale. Quando Lodovico I re di Baviera nel 1834 fondò l'abbazia di S. Stefano in Augusta, volle che risorgesse anche Ottobeuren, come priorato da essa dipendente; e in tal modo sussiste ancora come monastero appartenente alla congregazione benedettina bavarese: all'abbazia di Ottobeuren è annessa la cura parrocchiale.