Uomo di stato (Fånö, Uppsala, 1583 - Stoccolma 1654), entrato nella Dieta nel 1606, divenne cancelliere del regno nel 1612 e fu influente consigliere di re Gustavo II Adolfo. Durante la guerra dei Trent'anni ebbe la direzione pressoché assoluta della politica interna del paese ed estese la sua influenza anche alla politica estera. Durante le assenze del re nella guerra contro la Russia, ebbe funzioni di reggente, più tardi diresse le trattative diplomatiche con la Polonia che si conclusero con l'armistizio di Altmark, assai favorevole agli interessi svedesi (1629). Morto Gustavo Adolfo, fu membro del consiglio di reggenza e governò praticamente da solo ispirando la sua azione al criterio dell'interesse esclusivo della Svezia, anche se ciò portava a un parziale sacrificio della comune causa protestante in Germania. Dopo la disfatta di Nördlingen (1634) si recò in Francia per stringere con il cardinale Richelieu accordi di alleanza (marzo-apr. 1635). La sua abile politica rafforzò notevolmente la Svezia, che con i trattati di Brömsebro (1645) e di Vestfalia (1648) ottenne il predominio sul Baltico e una posizione eminente fra gli stati europei. Conservò il cancellierato dopo l'ascesa al trono di Cristina e, poi, di Carlo X Gustavo.