Poeta e narratore finlandese (Helsinki 1931 - ivi 2008). Le prime opere, poetiche, sono improntate a una lirica soggettiva: Tiet etäisyyksiin ("Vie verso le lontananze", 1951), Synnyinmaa ("Terra natia", 1955). In seguito il contenuto si fa più concreto e spesso polemico: Puut, kaikki heidän vihreytensä ("Gli alberi, tutto il loro verde", 1966). Un misto di riflessioni politico-storiche ed economiche è espresso nella raccolta di aforismi Puhua, vastata, opettaa ("Parlare, rispondere, insegnare", 1973), mentre il lirismo riaffiora in Talvirunoja ("Poesie invernali", 1990). Come romanziere H. ha sviluppato temi sociali sullo sfondo della storia finlandese: Vuodet ("Gli anni", 1962). È stato inoltre drammaturgo (Ratsumies "Il cavaliere", 1974), sceneggiatore televisivo (Rauta-aika "Età del ferro", 1982) e saggista (Kansakunnan linja "La linea di una nazione", 1977).