PACE
. Questa divinità di tipo astratto, assai conforme all'ideazione religiosa dei Romani, cominciò ad aver rilievo in Roma dopo la guerra civile nel 44 a. C. quando comparve per la prima volta nella moneta dl L. Emilio Buca con la scritta Paxs. La vittoria di Azio, che donò la pace al mondo romano, mise in maggior rilievo la sua figura, tanto che nel 13 a. C., al ritorno di Augusto dalla Spagna, fu votata dal senato un'ara alla Pace di Augusto nel Campo Marzio (v. ara pacis avgustae). Vespasiano al ritorno dalla vittoria d'Oriente le dedicò un foro e un tempio ora completamente scomparsi persino nel nome, che era restato a una via adiacente fino alle demolizioni eseguite per la sistemazione della Via dell'Impero.
In questo tempio (Flavio Giuseppe, Bell. Iud., V, 5; VII, 5-7), furono depositati i cimelî asportati dal tempio di Gerusalemme: il candelabro a sette bracci, le trombe d'oro e d'argento, le tavole di proposizione. Per la Grecia, v. irene.