Pittore (Sanlúcar de Barrameda, Andalusia, 1564 - Siviglia 1654 circa), attivo quasi sempre a Siviglia; la sua casa era un ritrovo di intellettuali e nella sua bottega si formarono A. Cano e D. Velázquez (che divenne suo genero nel 1618). Dal 1611 soggiornò a Madrid, ma quando Velázquez divenne pittore di corte tornò a Siviglia, che non lasciò più dopo il 1626. Delle sue opere, tra le più rappresentative del tardo Rinascimento sivigliano, ricordiamo l'Apoteosi di Ercole (1604, casa de Pilatos) e la Vita di s. Pietro Nolasco (1600-11, chiesa della Mercede). Scrisse anche il trattato Arte de la pintura, su antigüedad y grandeza (1649), che attinge essenzialmente a fonti italiane, fornisce interessanti notizie su Rubens e Velázquez e divulga i precetti artistici della riforma tridentina, e il Libro de descripción de verdaderos retratos de ilustres y memorables varones (1599), raccolta di profili fisici e letterarî di uomini insigni del suo tempo, illustrata da suoi ritratti.