PACHECO del RÍO, Francisco
Pittore, nato nel 1564 a Sanlúcar de Barrameda, in Andalusia, e vissuto quasi sempre a Siviglia dove morì forse nel 1654. Coltivò, oltre alla pittura, in cui fu scolaro di Luigi Fernández, anche la letteratura. Pubblicò il Libro de descripción de verdaderos retratos de ilustres y memorables varones (Siviglia 1599) e El arte de la pintura, su antigüedad y grandeza (Siviglia 1649), in difesa del gusto classico. La sua casa a Siviglia era un ritrovo di intellettuali, e può considerarsi come un'anticipazione dell'accademia fondata poi dal Murillo. Nel 1618 fu nominato dall'Inquisizione censore alle pitture. Il Velázquez, abbandonato lo studio di Herrera il Vecchio, prese come maestro il P., del quale nel 1618 sposò la figlia Juana. Le opcre del P., di molto inferiori a quelle di Herrera, sono corrette, ma fredde; per la maggior parte si trovano nel Museo provinciale e in varie chiese di Siviglia. Il Prado di Madrid possiede quattro sue opere. Nonostante l'ammirazione entusiastica da lui nutrita per la pittura italiana, P. non fu mai in Italia; a Madrid, dove andò, chiamatovi dal genero, nel 1623, dovette vedere opere di Veneziani, dalle quali subì influenze che contribuirono a dare maggior vigore alla sua arte più tarda.
Bibl.: J. M. Asensio y Toledo, F. P., sus obras art. y lit., Siviglia 1875 e 1886; A. L. Mayer, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVI, Lipsia 1932 (con ampia bibl.).