PACS
<paks>. – Sigla di Patti civili di solidarietà, calco dal francese Pacte civil de solidarité, utilizzata nella fase iniziale del progetto di legge destinato a regolamentare le unioni civili. Successivamente la sigla si è trasformata in DICO (Diritti dei conviventi) e infine in CUS (Contratto di unione sociale). Il progetto di legge si pone come obiettivo quello di regolamentare la materia relativa ai conviventi di fatto e al riconoscimento dei loro diritti civili, affinché sia in linea con la legislazione in vigore per l’istituto matrimoniale (reversibilità della pensione, possibilità di ereditare in caso di morte del partner, ecc.). I PACS sono contratti di diritto privato conclusi tra due individui maggiorenni che decidono di organizzare la loro vita in comune in piena libertà, ma per i quali possono essere previste norme fiscali, ipotesi di successione patrimoniale e nell’alloggio in caso di morte di uno dei due, congedi per l’assistenza del partner o dei figli, e infine una disciplina dello scioglimento dell’unione. Introdotti in Francia nel 1999, mirano a dare riconoscimento giuridico alle nuove forme di vita familiare che si sono di fatto diffuse nei paesi occidentali e a fornire quindi una risposta concreta alla crescente domanda di riconoscimento dei diritti della famiglia di fatto. In quasi tutti i paesi europei, anche in ottemperanza all’articolo 9 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, approvata a Nizza nel 2000 e recepita nel Trattato costituzionale europeo, che espressamente riconosce il diritto al matrimonio e il diritto a costituire una famiglia come diritti distinti, vengono compiuti passi importanti verso il riconoscimento pubblico della famiglia di fatto e la sua tendenziale equiparazione giuridica alla famiglia di diritto, ossia fondata sul matrimonio. Tuttavia, in Italia manca ancora una normativa dedicata alla materia e la regolamentazione delle famiglie di fatto e dei diritti-doveri dei suoi componenti appare lacunosa e ambigua, nonostante la questione sia discussa e affrontata anche in sede giurisprudenziale.