PAKISTAN
. Stato musulmano dell'India, la cui costituzione, in relazione all'Indian Independance Act del 18 luglio 1947, data dal 15 agosto 1947; fa parte come dominio del Commonwealth britannico.
La proposta di dare questo nome allo stato musulmano da fondare in India sarebbe nata nel 1933 tra gli studenti indiani a Cambridge; ma l'idea di uno stato musulmano separato dagli Indu è databile da epoca anteriore; trovasi enunciata, ad es., in un discorso del poeta e filosofo Moḥammed Iqbāl (1877-1938) del 1930. La Muslim League andò sempre più concentrando su tale programma la sua azione politica negli ultimi anni, in opposizione al Congresso prevalentemente indù; una esplicita rivendicazione in questo senso fu presentata da Moḥammed ‛Alī Jinnāḥ nel congresso di Lahore, l'anno 1940. L'etimologia più attendibile è quella che fa derivare il nome Pakistan dal persiano pāk "puro" con il suffisso istān; il significato è "il paese dei puri" (tali considerandosi i musulmani di fronte ai pagani Indù). Meno attendibile è l'etimologia che spiega Pakistan come formazione di PAK (sigla delle iniziali di Pangiab, Afghānistān, Kashmir) con il suffisso istān su ricordato.
Il Pakistan è nato per l'opposizione della minoranza musulmana dell'India (circa 100 milioni, attualmente, contro 300 milioni di non musulmani) al progetto di un'India unitaria sostenuto dal Congresso indiano e patrocinato da Gāndhī, da J. Nehrū e da pochissimi musulmani (v. india, in questa App.). Il 15 agosto 1947 il Pakistan si costituì come stato indipendente risultante dall'unione del Panjab occidentale (la spartizione in due del Panjab costò molte vittime, distruzioni e trasferimenti di milioni di profughi), della provincia di frontiera di NO, del Belūcistān, del Sind e del Bengala orientale, oltre una gran parte dell'Assam (distretto di Sylhet). Va notato che le provincie del Pakistan non hanno continuità territoriale. Il Pakistan è infatti formato da due vasti territorî: uno a occidente, più grande (473.600 kmq.) e uno a oriente (130.100 kmq.). La superficie del nuovo stato equivale quindi a 603.700 kmq., pari-al 47,7% dell'ex impero indiano. Tra i due territorî v'è uno spazio di 800 chilometri occupato dalle provincie più ricche e più popolose dell'India. Il Kashmir, stato indiano a popolazione in maggioranza musulmana e retto da un sovrano indù, è conteso tra il Pakistan e l'India; quest'ultima ha ottenuto l'appoggio del sovrano e del suo governo, mentre il Pakistan sostiene gl'insorti (Azād "i liberi") del Kashmir. Nel gennaio 1949 una commissione delle N. U. ha fatto accettare dalle parti il ricorso a un plebiscito.
Primo governatore generale e presidente della Costituente è stato Moḥammed ‛Alī Jinnāḥ (v.), capo della Muslim League. Questa ha esaurita la sua missione con la formazione dello stato musulmano; un Partito del popolo, del quale è capo ‛Abd el-Ghaffār Khān, noto per aver fondato negli anni scorsi un movimento di Camicie Rosse, favorevole a un regime repubblicano federale socialista, è stato osteggiato dal governo. La capitale è Karachi (359.492 ab. nel 1941), ma la città più popolosa è Lahore (671.659 ab. nel 1941). La popolazione del nuovo stato ammonta a 65.600.000 ab. (dens. 109 a kmq.), dei quali 17 milioni sono indù (mentre restano ancora 40 milioni di musulmani nel resto dell'India). Dei 65,6 milioni 23,8 si trovano nel Pakistan occidentale e 41,8 nell'orientale. Gli abitanti sono Indiani nel Panjab, iranici nel Belūcistān e nella provincia di NO, Bengali di razza mongolico-dravidica nel Bengala orientale. Gl'illetterati sommano al 90%. La lingua ufficiale è l'inglese, benché sia conosciuta solo dall'1%. Lingue parlate principali: l'urdu nel Pakistan occidentale insieme con il sindhi e il baluci; il hindi nel Pakistan orientale insieme con il bengali. L'alfabeto è l'arabo per l'urdu e l'indiano per il hindi; da qualche anno si sperimenta l'alfabeto latino per l'urdu (Roman urdu).
Il P. è paese essenzialmente agricolo. La superficie coperta dai seminativi copre circa 20 milioni di ha. I prodotti fondamentali sono riso (coltivato soprattutto nel P. orientale, ove è l'alimento base) su 10,3 milioni di ha. e con 89 milioni di q. nel 1944-45 grano (coltivato specialmente nel P. occidentale) su 4 milioni di ha. e con 35 milioni di q. nel 1944-45, iuta (540.000 ha. e 7 milioni di q. nel 1944-45), cotone (2 milioni di q.), semi oleosi (2,4 milioni di q.), petrolio, salgemma. Nel P. occidentale, ove la piovosità è molto scarsa, sono in corso notevoli opere d'irrigazione (sbarramento Lloyd nel Sind, che utilizza le acque dell'Indo). Scarsi gli impianti industriali anche per i prodotti locali, come la iuta: la quale fino ad ora si lavorava nei territorî rimasti all'India.
Bibl.: W. C. Smith, Modern Islam in India, Londra 1946; E. Rossi, I nuovi Dominion dell'India e del Pakistan, in Oriente Moderno, XXIV (1947), pp. 137-142; British Survey, VIII, n. 22, Londra 1947; P. Rondot, Le Pakistan, in En Terre d'Islam, 1947, pp. 29-60; H. Twyrnam, The two new Dominions and Treaty relations, in Asiatic Review di Londra, 1948, pp. 15-27; Reyaz ul-Asan, Alcune notizie sulle condizioni demografiche ed economiche del Pakistan, in Boll. Soc. Geogr. Ital., 1948, pp. 238-41.