Pseudonimo del rivoluzionario messicano Doroteo Arango (San Juan del Río, Durango, 1878 - Parral 1923). Sostenitore (1910) di F.I. Madero, lottò poi contro il generale V. Huerta (1854-1916), autore di un colpo di stato. Alleatosi con E. Zapata (1914), combatté contro il presidente V. Carranza (1859-1920) e alla caduta di questi (1920) depose le armi.
Figlio di contadini, a 16 anni fu costretto a darsi alla macchia per aver ferito il padrone della hacienda nella quale lavorava, il quale aveva insidiato sua sorella; nel 1910 aderì alla rivolta di F. I. Madero contro la dittatura di P. Díaz e si distinse nella conquista di Ciudad Juárez (maggio 1911). Dopo la vittoria di Madero, pur avendo contribuito a reprimere l'insurrezione di P. Orozco (1912), V. fu fatto arrestare per insubordinazione dal gen. V. Huerta; fuggito negli USA, tornò in Messico ai primi del 1913 per combattere Huerta, insediatosi illegalmente alla presidenza. Unificati nella División del norte i vari gruppi guerriglieri attivi nel N del Messico, V. diede prova delle sue doti militari conquistando Torreón, Ciudad Juárez e Ojinaga e infliggendo una sconfitta decisiva alle truppe di Huerta a Zacatecas (giugno 1914). Alleatosi con E. Zapata, V. ruppe con V. Carranza, suo alleato nella lotta contro Huerta, costringendolo ad abbandonare Città di Messico. Sconfitto ripetutamente da A. Obregón, alleato di Carranza (apr. - nov. 1915), V. intraprese nelle regioni montuose del nord azioni di guerriglia contro le forze di quest'ultimo, riuscendo a eludere una spedizione punitiva statunitense, inviata in risposta a un suo attacco contro la cittadina di Columbus, nel New Mexico (marzo 1916). Caduto Carranza (1920), V. depose le armi, ottenendo in cambio dal presidente provvisorio A. de la Huerta una hacienda, dove fu assassinato tre anni dopo.