panenteismo
Dal ted. Panentheismus, termine coniato da Krause sull’espressione gr. πᾶν ἐν ϑεῷ («tutto in Dio»), per designare la propria concezione metafisica, in quanto partecipe sia del carattere del teismo sia di quello del panteismo. Il p., infatti, da un lato mantiene Dio nella sua essenza autonoma e distinta, ma d’altro lato non vede nel mondo altro che l’estrinsecazione empirica e temporale dell’eterno principio divino. Concezioni in vario modo panenteistiche sono state professate da Fichte, Lotze, Theodor Gustav Fechner, Eucken, e altri.