PANENTEISMO (dal gr. πᾶν "tutto", ἐν "in" e ϑεός "dio")
Termine filosofico, coniato da K. Chr. Krause (v.) per designare la propria concezione metafisica, in quanto partecipe così del carattere del teismo quanto di quello del panteismo (v.). A differenza del primo, che considera la divinità come del tutto separata, nella sua trascendenza, dal mondo, e a differenza del secondo, che col mondo la fa invece immanentisticamente coincidere, il panenteismo mantiene da un lato Dio nella sua essenza autonoma e distinta, ma d'altro lato non vede nel mondo altro che l'estrinsecazione empirica e temporale dell'eterno principio divino. Tutto il mondo cioè (secondo la formula etimologicamente espressa nel termine) è da Dio o "in Dio", per quanto non sia immediatamente Dio. Dopo il Krause, concezioni in vario modo panenteistiche sono state professate, p. es., da J. H. Fichte, H. Lotze, G. Fechner, R. Eucken; tra i precedenti sistemi metafisico-teologici la qualifica di panenteistico potrebbe più opportunamente spettare all'emanatismo neoplatonico.