PANLOGISMO
. Termine filosofico, composto delle parole greche πᾶν "tutto" e λόγος (nel senso più tardo di ratio "logo", "principio di razionalità"), e adoperato per la prima volta da Johann Eduard Erdmann, al termine della trattazione sul Hegel concludente il suo Versuch einer wissenschaftlichen Darstellung der Geschichte der neueren Philosophie, per designare il "razionalismo totalitario" della dottrina hegeliana, concepente ogni realtà come momento razionale dell'universale processo dell'idea. Da allora in poi il termine è stato usato per contraddistinguere ogni forma di razionalismo o idealismo assoluto, risolvente senza residuo la realtà nel suo principio ideale, e in ciò diverso dal semplice razionalismo o idealismo (quale, p. es., quello platonico), per cui tale principio può restar distinto dalla realtà che informa. Si è così potuto parlare, p. es., di un panlogismo stoico o di un panlogismo spinoziano.