Carabellese, Pantaleo
Filosofo italiano (Molfetta, Bari, 1877 - Genova 1948). Insegnò nelle univ. di Palermo (dal 1923) e Roma (dal 1930). Muovendo da Rosmini e Varisco, in polemica con l’interpretazione soggettivistica del kantismo e con l’idealismo italiano contemporaneo, C. sostenne un punto di vista da lui stesso definito «ontologismo critico»: «ontologismo» in quanto l’essere è, per C., il fondamento e l’oggetto della filosofia; «critico» perché l’essere, oggetto assoluto, unico, identificato con Dio, non è presupposto alla coscienza, ma, nella sua infinita inesauribilità, sostanzia la stessa coscienza, a cui è «intrinseco» ed è dunque «essere-di-coscienza». Da ciò l’ulteriore denominazione attribuita da C. al suo pensiero come «onto-coscienzialismo». Tra gli scritti principali si segnalano: La teoria della percezione intellettiva di A. Rosmini (1907); L’essere e il problema religioso (1914); La coscienza morale (1915); Critica del concreto (1921); La filosofia di Kant (1927); Il problema della filosofia da Kant a Ficht (1929); Il problema teologico come filosofia (1931); L’idealismo italiano (1938); Che cosa è la filosofia? (1942); Da Cartesio a Rosmini (1946); Le obiezioni al cartesianesimo (1946-47); Disegno storico della filosofia come oggettiva riflessione pura (post., 1953).