Scrittore e uomo politico (Venezia 1540 - ivi 1598). Di nobile famiglia di origine lucchese, dopo aver aperto (1561) in Venezia un'accademia privata di scienze politiche e morali, fu provveditore alla Camera dei prestiti (1580), savio di Terraferma, provveditore alle biade (1587), membro dei Sessanta (1588), governatore di Brescia (1591), ambasciatore a Roma (1592-95), infine procuratore di S. Marco (1596). Dal 1579 storiografo ufficiale, P. lasciò il meglio di sé nei Discorsi politici e nella Istoria veneziana, che è una prosecuzione di quella di Bembo per gli anni 1513-52, notevole per il legame tra storia italiana ed europea e per l'interesse politico-diplomatico. Tra le opere minori, l'Istoria della guerra di Cipro (1570-73), giustificazione della cessione veneziana di Cipro ai Turchi.