Penultimo doge di Venezia (Venezia 1710 - ivi 1789). Uomo di grande eloquenza, ma discusso per il mutevole atteggiamento politico, fu ambasciatore a Vienna, bailo a Costantinopoli; con Angelo Querini e altri nobili si schierò a favore della riforma (1762 circa) per limitare l'eccessivo potere del Consiglio dei Dieci e degli Inquisitori di stato. Eletto doge (1779), si oppose invece alla corrente riformatrice; fece (1784-86) eseguire da Angelo Emo una fortunata spedizione navale contro gli stati barbareschi.