ALESSANDRO VIII, papa
Pietro Ottoboni, veneziano, eletto il 6 ottobre 1689 a successore d'Innocenzo XI, morto il 2 agosto precedente. Nato il 22 ottobre 1610, cardinale dal 19 febbraio 1652, dottissimo giurisperito, portò nel papato l'esperienza di lunghi anni trascorsi nei più ardui negozî della curia, specie durante il pontificato del suo predecessore. Con lui mutarono i rapporti e mutò l'atteggiamento della Santa Sede nei riguardi della Francia. Luigi XIV, sentendo la necessità di rappacificarsi con Roma dopo le violente misure prese contro il papa precedente, restituì Avignone e il contado venassino e rinunciò al diritto d'asilo per il palazzo del suo ambasciatore. A. condannò poi (4 agosto 1690) il diritto di regalia che Luigi XIV aveva voluto estendere anche a quei vescovadi che non vi erano compresi secondo le antiche consuetudini; condannò i quattro articoli delle libertà della chiesa gallicana, promulgati dal clero sotto la pressione del re nel 1682; condannò, nel 1690, 93 proposizioni giansenistiche. Alla morte di Cristina di Svezia egli ne riscattò la biblioteca passata poi alla Vaticana. Morì il 18 febbraio 1691 e fu sepolto nella Basilica vaticana, dove si ammira il suo sontuoso sepolcro.
Bibl.: M. Guarnacci, Vitae Pontif. Rom., ecc., I, Roma 1751, p. 314 segg.; G. Hergenröther, Storia universale della Chiesa, VII, Firenze 1911, p. 36 segg.; G. Novaes, Storia de' Sommi Pontefici, XI, Roma 1822, p. 76 segg.; Recueil des instructions, cit. sopra, II (1688-1723), Parigi 1911.